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mercoledì 26 maggio 2010

La Sovranità di Dio e la responsabilità umana

Genesi 3:17 Ad Adamo disse: «Poiché hai dato ascolto alla voce di tua moglie e hai mangiato del frutto dall'albero circa il quale io ti avevo ordinato di non mangiarne, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua vita.
Genesi 3:18 Esso ti produrrà spine e rovi, e tu mangerai l'erba dei campi;
Genesi 3:19 mangerai il pane con il sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra da cui fosti tratto; perché sei polvere e in polvere ritornerai».


Romani 3:9b Abbiamo già dimostrato che tutti, Giudei e Greci, sono sottoposti al peccato,
Romani 3:10 com'è scritto:
«Non c'è nessun giusto,
neppure uno.
Romani 3:11 Non c'è nessuno che capisca,
non c'è nessuno che cerchi Dio.
Romani 3:12 Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti.
Non c'è nessuno che pratichi la bontà,
no, neppure uno».
Romani 3:13 «La loro gola è un sepolcro aperto;
con le loro lingue hanno tramato frode».
«Sotto le loro labbra c'è un veleno di serpenti».
Romani 3:14 «La loro bocca è piena di maledizione e di amarezza».
Romani 3:15 «I loro piedi sono veloci a spargere il sangue.
Romani 3:16 Rovina e calamità sono sul loro cammino
Romani 3:17 e non conoscono la via della pace».
Romani 3:18 «Non c'è timor di Dio davanti ai loro occhi».


A causa della disubbidienza di Adamo, l'uomo è separato da Dio, schiavo del peccato e della morte. Così come la morte prematura di nostro nonno non avrebbe consentito la nostra esistenza, allo stesso modo l'azione del nostro lontano progenitore si ripercuote con le sue conseguenze sull'intero genere umano, generazione dopo generazione.

Romani 3:19 Or noi sappiamo che tutto quel che la legge dice, lo dice a quelli che sono sotto la legge, affinché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio;
Romani 3:20 perché mediante le opere della legge nessuno sarà giustificato davanti a lui; infatti la legge dà soltanto la conoscenza del peccato.
Romani 3:21 Ora però, indipendentemente dalla legge, è stata manifestata la giustizia di Dio, della quale danno testimonianza la legge e i profeti:
Romani 3:22 vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti coloro che credono - infatti non c'è distinzione:
Romani 3:23 tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio -
Romani 3:24 ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù.
Romani 3:25 Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare la sua giustizia, avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato,
Romani 3:26 al tempo della sua divina pazienza; e per dimostrare la sua giustizia nel tempo presente affinché egli sia giusto e giustifichi colui che ha fede in Gesù.


Giovanni 3:16 Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.

Nonostante la disubbidienza umana, l'amore di Dio si è rivelato potente per salvare l'uomo, attraverso il sacrificio espiatorio di Gesù, morto al posto nostro. In questo modo dunque si è aperto un nuovo ponte che conduce verso Dio: la Sua Grazia. La comunione con Dio perciò è ancora accessibile attraverso la Sua Grazia mostrata nel sacrificio di Gesù, la quale si può raggiungere mediante la fede.

Marco 16:15 E disse loro: «Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura.
Marco 16:16 Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato.


Dovere di ogni cristiano è predicare questa Buona Notizia ad ogni creatura, fino alle estremità del mondo, affinchè le persone possano credervi e ricevere la salvezza di Dio. Chi non crede infatti, sarà condannato.
Il ravvedimento, risulta visibile nel cambiamento di vita e in un nuovo modello di adesione morale, ma dietro ad esso vi è una realtà spirituale più importante: una nuova nascita spirituale. Una rigenerazione dello spirito della persona che udendo il Vangelo si pente dei suoi peccati e riconosce il Signore come unico e vero Dio vivente. Questa rigenerazione avviene in modo sovrannaturale per azione dello Spirito Santo, sulla base del sacrificio di Cristo per volontà di Dio Padre e non per volontà di alcun uomo.

Giovanni 1:12 A tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome;
Giovanni 1:13 i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio.


Giovanni 6:63 È lo Spirito che vivifica; la carne non è di alcuna utilità; le parole che vi ho dette sono spirito e vita.
Giovanni 6:64 Ma tra di voi ci sono alcuni che non credono». Gesù sapeva infatti fin dal principio chi erano quelli che non credevano, e chi era colui che lo avrebbe tradito.
Giovanni 6:65 E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è dato dal Padre».


Giovanni 6:44 Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre, che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.

2Timoteo 2:24 Il servo del Signore non deve litigare, ma deve essere mite con tutti, capace di insegnare, paziente.
2Timoteo 2:25 Deve istruire con mansuetudine gli oppositori nella speranza che Dio conceda loro di ravvedersi per riconoscere la verità,
2Timoteo 2:26 in modo che, rientrati in se stessi, escano dal laccio del diavolo, che li aveva presi prigionieri perché facessero la sua volontà.


E' Dio dunque che concede ad alcuni il ravvedimento, rivelando loro la propria Persona e la Grazia. Donando loro la fede per accettarla, ed essere dunque salvati dall'ira di Dio non per proprie opere o decisioni o comportamenti ma per Pura Grazia divina.

Efesini 2:8 Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio.
Efesini 2:9 Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti;
Efesini 2:10 infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo.


Coloro che sono salvati perciò lo sono per Grazia mediante la fede. Ciò però non viene dall'uomo ma è il dono di Dio. I salvati infatti sono anche eletti. Scelti da Dio prima della fondazione del mondo per appartenere a Lui. Chi risponde all'appello del Signore, chi crede all'annuncio del Vangelo, chi si ravvede del proprio peccato e manifesta la sua nuova natura con opere d'amore dunque è un eletto di Dio.
Se i credenti però non hanno alcun merito per essere figli di Dio, allora i non credenti parimenti non hanno alcuna responsabilità per essere tali?
Non è così. La responsabilità dei non credenti rimane.

In primo luogo dobbiamo considerare che Dio fa ciò che vuole. L'intera umanità a causa della caduta di Adamo è peccatrice e merita la morte. Tutti, indistintamente, meritano la morte. Dio non ha creato l'uomo peccatore per poi condannarlo, ma esso ha scelto volontariamente di esserlo. La scelta di Dio di alcune persone da salvare per la Sua gloria dunque appare assolutamente lecita. E' da considerare che Dio non fa alcun favoritismo. La scelta di Dio infatti non risiede nelle persone salvate, quanto piuttosto in Dio stesso. La misericordia non è un diritto a cui gli uomini abbiano titolo.

In secondo luogo riflettiamo sul fatto che la rivelazione che Dio concede all'uomo può essere di diversi livelli. Vi è una rivelazione personale del Signore, ma ci sono anche altri livelli di rivelazione. La prima e più elementare di queste è la rivelazione dell'onnipotenza di Dio mediante la contemplazione della natura. Questa è una cosa che ogni uomo di ogni epoca ha potuto verificare.

Romani 1:18 L'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l'ingiustizia;
Romani 1:19 poiché quel che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, avendolo Dio manifestato loro;
Romani 1:20 infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi sono inescusabili,
Romani 1:21 perché, pur avendo conosciuto Dio, non l'hanno glorificato come Dio, né l'hanno ringraziato; ma si sono dati a vani ragionamenti e il loro cuore privo d'intelligenza si è ottenebrato.
Romani 1:22 Benché si dichiarino sapienti, sono diventati stolti,
Romani 1:23 e hanno mutato la gloria del Dio incorruttibile in immagini simili a quelle dell'uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.
Romani 1:24 Per questo Dio li ha abbandonati all'impurità, secondo i desideri dei loro cuori, in modo da disonorare fra di loro i loro corpi;
Romani 1:25 essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen.


Essi non potevano salvarsi da sè stessi come nessun uomo può fare, ma potevano riconoscere Dio in base alla luce di rivelazione che è stata loro accordata, ringraziando e glorificando Dio in base all'esperienza che avevano di Lui.
Per questo motivo, il decreto di Dio è doppiamente giusto e la responsabilità di questi uomini rimane intatta.

Isaia 26:10 Se si fa grazia all'empio, egli non impara la giustizia;
agisce da perverso nel paese della rettitudine
e non considera la maestà del SIGNORE.


L'empio non solo non conosce Dio, ma non si cura neanche di riconoscerlo o ricercarlo in base all'esperienza - che seppur minima, certamente ha - di Lui.
Le più gonfiate statistiche atee riconoscono il 10% della popolazione mondiale come tale. Anche se questa percentuale fosse vera, resterebbe comunque la dimostrazione empirica che l'uomo ha inevitabilmente una comprensione naturale dell'esistenza e della presenza di Dio.

Romani 2:14 Infatti quando degli stranieri, che non hanno legge, adempiono per natura le cose richieste dalla legge, essi, che non hanno legge, sono legge a se stessi;
Romani 2:15 essi dimostrano che quanto la legge comanda è scritto nei loro cuori, perché la loro coscienza ne rende testimonianza e i loro pensieri si accusano o anche si scusano a vicenda.
Romani 2:16 Tutto ciò si vedrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo, secondo il mio vangelo.


I pagani saranno giudicati in base alla misura di rivelazione ricevuta e in base all'adempimento o meno della legge presente in ogni uomo, nella sua coscienza.

Cosa dire invece dei credenti una volta che hanno ricevuto il dono di Dio?

Matteo 25:14 «Poiché avverrà come a un uomo il quale, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e affidò loro i suoi beni.
Matteo 25:15 A uno diede cinque talenti, a un altro due e a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità; e partì.
Matteo 25:16 Subito, colui che aveva ricevuto i cinque talenti andò a farli fruttare, e ne guadagnò altri cinque.
Matteo 25:17 Allo stesso modo, quello dei due talenti ne guadagnò altri due.
Matteo 25:18 Ma colui che ne aveva ricevuto uno, andò a fare una buca in terra e vi nascose il denaro del suo padrone.
Matteo 25:19 Dopo molto tempo, il padrone di quei servi ritornò a fare i conti con loro.


1Corinzi 3:10 Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come esperto architetto, ho posto il fondamento; un altro vi costruisce sopra. Ma ciascuno badi a come vi costruisce sopra;
1Corinzi 3:11 poiché nessuno può porre altro fondamento oltre a quello già posto, cioè Cristo Gesù.
1Corinzi 3:12 Ora, se uno costruisce su questo fondamento con oro, argento, pietre di valore, legno, fieno, paglia,
1Corinzi 3:13 l'opera di ognuno sarà messa in luce; perché il giorno di Cristo la renderà visibile; poiché quel giorno apparirà come un fuoco; e il fuoco proverà quale sia l'opera di ciascuno.
1Corinzi 3:14 Se l'opera che uno ha costruita sul fondamento rimane, egli ne riceverà ricompensa;
1Corinzi 3:15 se l'opera sua sarà arsa, egli ne avrà il danno; ma egli stesso sarà salvo; però come attraverso il fuoco.


Costoro sono salvati per pura Grazia e non per loro meriti e sono messi nella perfetta condizione di compiere le buone opere precedentemente preparate per loro.
La loro responsabilità rimane quindi, non a riguardo della salvezza ma a riguardo del loro operato e in base a questo saranno giudicati. A coloro che hanno agito secondo la perfetta volontà di Dio, saranno donate altre ricompense, coloro invece che hanno contristato lo Spirito Santo, lasciandosi andare ai piaceri della propria vecchia natura anzichè chiedere al Signore aiuto nei momenti di difficoltà spirituali, saranno messi nella condizione di essere salvi come attraverso il fuoco.

1Corinzi 15:10 Ma per la grazia di Dio io sono quello che sono; e la grazia sua verso di me non è stata vana; anzi, ho faticato più di tutti loro; non io però, ma la grazia di Dio che è con me.

Consideriamo però questo ultimo fatto: senza la grazia del Signore, senza il costante sostegno del Suo Spirito, saremmo noi capaci di adempiere alla volontà di Dio? La risposta è certamente no.

Galati 5:16 Io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne.

Possiamo evitare di adempiere i desideri della carne soltanto camminando secondo lo Spirito Santo, e questo non viene da noi. E' sì derivante da una nostra decisione, ma la volontà si muove seguendo la gioia che il Signore ha messo nei nostri cuori, gioia che ci fa desiderare anche ciò che è contrario alla nostra stessa natura, ma affine al nostro spirito rigenerato. Ecco quindi che appare chiaro come anche la santificazione sia un processo svolto mediante la grazia di Dio. Non siamo noi che fatichiamo dunque, ma la grazia di Dio con noi.

Filippesi 2:13 infatti è Dio che produce in voi il volere e l'agire, secondo il suo disegno benevolo.

Soli Deo Gloria.

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