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martedì 18 maggio 2010

La crisi economica

2Re 6:25 Ci fu una grande carestia in Samaria, e i Siri l'assediarono in modo tale che una testa d'asino la si vendeva a ottanta sicli d'argento, e il quarto d'un cab di sterco di colombi, a cinque sicli d'argento.
2Re 6:26 Mentre il re d'Israele passava sulle mura, una donna gli gridò: «Aiutami, o re, mio signore!»
2Re 6:27 Il re le disse: «Se non ti aiuta il SIGNORE, come posso aiutarti io? Con quel che dà l'aia o con quel che dà il frantoio?»
2Re 6:28 Poi il re aggiunse: «Che hai?» Lei rispose: «Questa donna mi disse: "Dammi tuo figlio, ché lo mangiamo oggi; domani mangeremo il mio".
2Re 6:29 Così abbiamo fatto cuocere mio figlio, e lo abbiamo mangiato. Il giorno seguente io le dissi: "Dammi tuo figlio, ché lo mangiamo". Ma lei ha nascosto suo figlio».
2Re 6:30 Quando il re udì le parole della donna si stracciò le vesti; e, mentre passava sulle mura, il popolo vide che sotto, sulla carne, portava un cilicio.
2Re 6:31 Il re disse: «Mi tratti Dio con tutto il suo rigore, se oggi la testa di Eliseo, figlio di Safat, rimane sulle sue spalle!»
2Re 6:32 Eliseo se ne stava seduto in casa sua, e con lui stavano gli anziani. Il re mandò avanti un uomo; ma prima che questo inviato giungesse, Eliseo disse agli anziani: «Vedete che questo figlio d'un assassino manda qualcuno a tagliarmi la testa? Badate bene; quando arriva l'inviato, chiudete la porta, e tenetegliela ben chiusa in faccia. Non si sente già dietro a lui il rumore dei passi del suo signore?»
2Re 6:33 Egli parlava ancora con loro, quand'ecco scendere verso di lui l'inviato, che disse: «Ecco, questo male viene dal SIGNORE; che ho più da sperare dal SIGNORE?»
2Re 7:1 Allora Eliseo disse: «Ascoltate la parola del SIGNORE! Così dice il SIGNORE: Domani, a quest'ora, alla porta di Samaria, la misura di fior di farina si avrà per un siclo, e le due misure d'orzo si avranno per un siclo».
2Re 7:2 Ma il capitano sul cui braccio il re si appoggiava, rispose all'uomo di Dio: «Ecco, anche se il SIGNORE facesse delle finestre in cielo, potrebbe mai avvenire una cosa simile?» Eliseo rispose: «Ebbene, lo vedrai con i tuoi occhi, ma non ne mangerai».
2Re 7:3 C'erano quattro lebbrosi presso l'entrata della porta della città, i quali dissero tra di loro: «Perché ce ne stiamo qui in attesa di morire?
2Re 7:4 Se diciamo: Entriamo in città, in città c'è la fame, e noi vi morremo; se restiamo qui, morremo lo stesso. Dunque venite, andiamo a buttarci nell'accampamento dei Siri; se ci lasciano vivere, vivremo; se ci danno la morte, morremo».
2Re 7:5 Sull'imbrunire, si alzarono per andare all'accampamento dei Siri; e come giunsero all'estremità dell'accampamento dei Siri, ecco che non c'era nessuno.
2Re 7:6 Il Signore aveva fatto udire nell'accampamento dei Siri un rumore di carri, un rumore di cavalli, un rumore di grande esercito, tanto che i Siri avevano detto fra di loro: «Il re d'Israele ha assoldato contro di noi i re degli Ittiti e i re degli Egiziani, perché vengano ad assalirci».
2Re 7:7 E si erano alzati, ed erano fuggiti all'imbrunire, abbandonando le loro tende, i loro cavalli, i loro asini, e l'accampamento così com'era; erano fuggiti per salvarsi la vita.
2Re 7:8 Quei lebbrosi, giunti all'estremità dell'accampamento, entrarono in una tenda, mangiarono, bevvero, e portarono via argento, oro, vestiario, e andarono a nascondere ogni cosa. Poi tornarono, entrarono in un'altra tenda, e anche di là portarono via roba, che andarono a nascondere.
2Re 7:9 Ma poi dissero fra di loro: «Noi non facciamo bene; questo è giorno di buone notizie, e noi tacciamo! Se aspettiamo finché si faccia giorno, saremo considerati colpevoli. Ora venite, andiamo a informare la casa del re».
2Re 7:10 Così partirono, chiamarono i guardiani della città, e li informarono della cosa, dicendo: «Siamo andati all'accampamento dei Siri, e non c'è nessuno, né vi si ode voce d'uomo; non vi sono che i cavalli legati e gli asini legati, e le tende intatte».
2Re 7:11 Allora i guardiani chiamarono, e fecero sapere la cosa dentro il palazzo reale.
2Re 7:12 Il re si alzò di notte, e disse ai suoi servitori: «Vi voglio dire io quel che ci hanno fatto i Siri. Sanno che patiamo la fame; sono quindi usciti dall'accampamento a nascondersi per la campagna, dicendo: "Appena usciranno dalla città, li prenderemo vivi, ed entreremo nella città"».
2Re 7:13 Uno dei suoi servitori gli rispose: «Ti prego, si prendano cinque dei cavalli che rimangono ancora nella città. Guardate, sono come tutta la moltitudine d'Israele che c'è rimasta; sono come tutta la moltitudine d'Israele che muore di fame; e mandiamo a vedere di che si tratta».
2Re 7:14 Presero dunque due carri con i loro cavalli, e il re mandò degli uomini sulle tracce dell'esercito dei Siri, dicendo: «Andate e vedete».
2Re 7:15 Quelli andarono sulle tracce dei Siri, fino al Giordano; tutta la strada era piena di vestiario e di oggetti, che i Siri avevano gettato via nella loro fuga precipitosa. E gli inviati tornarono e riferirono tutto al re.
2Re 7:16 Allora il popolo uscì e saccheggiò l'accampamento dei Siri; e una misura di fior di farina si ebbe per un siclo, e due misure d'orzo per un siclo, secondo la parola del SIGNORE.
2Re 7:17 Il re aveva affidato la guardia della porta al capitano sul cui braccio si appoggiava; ma questo capitano fu calpestato dalla folla presso la porta della città, e morì, come aveva detto l'uomo di Dio, quando aveva parlato al re che era sceso a trovarlo.
2Re 7:18 Difatti, quando l'uomo di Dio aveva parlato al re, aveva detto: «Domani, a quest'ora, alla porta di Samaria, due misure d'orzo si avranno per un siclo e una misura di fior di farina per un siclo».
2Re 7:19 Ma quel capitano aveva risposto all'uomo di Dio, e gli aveva detto: «Ecco, anche se il SIGNORE facesse delle finestre in cielo, potrebbe mai avvenire una cosa simile?» Ed Eliseo gli aveva detto: «Ebbene, lo vedrai con i tuoi occhi, ma non ne mangerai».
2Re 7:20 E così avvenne: fu calpestato dalla folla presso la porta della città, e morì.


E' facile vivere in un odierno contesto socio-politico e, pur essendo credenti, non riflettere neanche un momento sulla sovranità di Dio.
Si subiscono le decisioni dei politici senza conoscere mai la verità dietro le quinte. La paura avanza facilmente, dietro tanti allarmismi e avvisaglie di concrete carestie. Ma in tutto questo non si vede mai la mano di Dio. I nostri pensieri non sono i Suoi pensieri, nè le nostre priorità sono le Sue. Ma di certo Egli regna su tutta la Terra e nulla accade senza che sia la Sua volontà.

Deuteronomio 32:7 Ricòrdati dei giorni antichi,
considera gli anni delle età passate,
interroga tuo padre ed egli te lo farà conoscere,
i tuoi vecchi ed essi te lo diranno.
Deuteronomio 32:8 Quando l'Altissimo diede alle nazioni la loro eredità,
quando separò i figli degli uomini,
egli fissò i confini dei popoli,
tenendo conto del numero dei figli d'Israele.


Giobbe 42:2 «Io riconosco che tu puoi tutto
e che nulla può impedirti di eseguire un tuo disegno.


Salmi 82:8 Sorgi, o Dio, giudica la terra,
poiché tutte le nazioni ti appartengono.


Salmi 22:28 Poiché al SIGNORE appartiene il regno,
egli domina sulle nazioni.


Salmi 24:1 Al SIGNORE appartiene la terra e tutto quel che è in essa
il mondo e i suoi abitanti.

Al Signore appartiene la Terra e tutte le sue ricchezze. A lui appartengono tutti i popoli e le nazioni del mondo e può farne ciò che vuole. Lui ha stabilito i confini di ognuno. Lui permette l'ascesa e la discesa al potere politico di ogni persona. Lui permette carestie e promuove abbondanza e benessere. Riconosciamo che Egli è Dio. Tutto parte da Lui. Deponiamo la nostra moralità corrotta e inchiniamoci davanti al Suo trono riconoscendo il nostro posto e il Suo.
Durante l'assedio e la carestia di Samaria il popolo di Israele stava letteralmente morendo di fame. Tutti, da re all'ultimo servo, erano costernati da ciò che stava accadendo. Non così però era Eliseo. Eliseo stava seduto in casa sua con gli anziani. Tranquillo. Perchè? Perchè la sua fiducia non era nei cavalli e nei cavalieri. Non era nella forza politica del suo paese e non era dipendente dalle debolezze militari dei paesi avversari. La sua vita non dipendeva dai pensieri di alcun uomo. La sua vita era di Dio e dipendeva solo da Lui. Eliseo aveva imparato da Elia a stare alla presenza di Dio. A vivere per lui e a essere pronto a morire per Lui.

Romani 14:8 perché, se viviamo, viviamo per il Signore; e se moriamo, moriamo per il Signore. Sia dunque che viviamo o che moriamo, siamo del Signore.

Nulla poteva dunque turbarlo, così certo e fermo nella sua identità e nella sua fiducia nell'Iddio degli eserciti. Ecco quindi che solo lui è stato pronto a ricevere da Dio una parola di fermezza espressa dalla Sua voce. Una profezia umanamente impossibile da avverarsi, un'inversione di tendenza economica così esagerata da non essere ritenuta possibile neanche se si fossero aperte delle finestre dal cielo e avessero riversato abbondanza di cibo. Ma ciò avvenne. Perchè Dio è Dio, Egli domina sulle nazioni e può fare tutto ciò che vuole.

Isaia 60:16 Tu popperai il latte delle nazioni,
popperai al seno dei re,
e riconoscerai che io, il SIGNORE, sono il tuo Salvatore,
io, il Potente di Giacobbe, sono il tuo Redentore.
Isaia 60:17 Invece di bronzo farò affluire oro;
invece di ferro farò affluire argento;
invece di legno, bronzo;
invece di pietre, ferro;
io ti darò per magistrato la pace,
per governatore la giustizia.

Dio ha promesso queste cose a Israele per il momento della sua conversione ed Egli certamente la manderà ad effetto a tempo debito. Non aspettiamo di vedere opere soprannaturali per riconoscere il Signore come nostro Salvatore e Redentore perchè potrebbe essere troppo tardi. Riconosciamolo ora. Nella distretta. Nella carestia. Questa fede non potrà mai essere smossa perchè non poggerà su un evento soprannaturale ma sul Creatore della natura, su Colui che tutto può in natura e oltre la natura.

Matteo 6:26 Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro?
Matteo 6:27 E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un'ora sola alla durata della sua vita?
Matteo 6:28 E perché siete così ansiosi per il vestire? Osservate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano;
Matteo 6:29 eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro.
Matteo 6:30 Ora se Dio veste in questa maniera l'erba dei campi che oggi è, e domani è gettata nel forno, non farà molto di più per voi, o gente di poca fede?
Matteo 6:31 Non siate dunque in ansia, dicendo: "Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?"
Matteo 6:32 Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose.
Matteo 6:33 Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più.

Purtroppo il Signore non ci promette abbondanza e comodità per tutta la nostra vita. Ci domanda di non essere in ansia e fidarci della Sua Provvidenza per quel che riguarda i nostri bisogni. Lo scopo della nostra vita non è vivere in agiatezza ma vivere in accordo con la volontà di Dio per noi. Ci sarà un tempo eterno per uno stato di perfetta beatitudine ma non è questo.

Filippesi 4:12 So vivere nella povertà e anche nell'abbondanza; in tutto e per tutto ho imparato a essere saziato e ad aver fame; a essere nell'abbondanza e nell'indigenza.
Filippesi 4:13 Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica.

Così come Paolo, anche noi possiamo ogni cosa in Colui che ci fortifica. Non ogni cosa in senso assoluto bensì, come si comprende dal contesto, sopportare ogni cosa: abbondanza e indigenza. Più importante di tutto questo infatti è il nostro scopo e la nostra missione. Se dimoreremo in Dio, nessun evento esterno e nessuna carestia potrà smuoverci dalla ferma certezza della nostra fede nell'Iddio vivente. Questo ci consentirà di poter agire senza deviare nè a destra nè a sinistra, adempiendo perfettamente la volontà di Dio affidataci.

1Timoteo 2:1 Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini,
1Timoteo 2:2 per i re e per tutti quelli che sono costituiti in autorità, affinché possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in tutta pietà e dignità.
1Timoteo 2:3 Questo è buono e gradito davanti a Dio, nostro Salvatore,
1Timoteo 2:4 il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità.

Nonostante questo, a noi cristiani è richiesto di pregare e intercedere per le persone in autorità affinchè possiamo condurre una vita tranquilla in tutta pietà e dignità. Questo non per compiacere a noi stessi però, ma invece per poter svolgere il nostro ministero senza impedimenti, per la gloria di Dio.

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