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lunedì 31 maggio 2010

La prosperità dei malvagi

Salmi 73:1
Certo, Dio è buono verso Israele,
verso quelli che sono puri di cuore.
Salmi 73:2 Ma quasi inciamparono i miei piedi;
poco mancò che i miei passi non scivolassero.
Salmi 73:3 Poiché invidiavo i prepotenti,
vedendo la prosperità dei malvagi.
Salmi 73:4 Poiché per loro non vi sono dolori,
il loro corpo è sano e ben nutrito.
Salmi 73:5 Non sono tribolati come gli altri mortali,
né sono colpiti come gli altri uomini.
Salmi 73:6 Perciò la superbia li adorna come una collana,
la violenza li avvolge come un manto.
Salmi 73:7 Gli occhi escono loro fuori dalle orbite per il grasso;
dal cuor loro traboccano i cattivi pensieri.
Salmi 73:8 Sbeffeggiano e malvagiamente progettano d'opprimere;
parlano dall'alto in basso con arroganza.
Salmi 73:9 Alzano la loro bocca fino al cielo,
e la loro lingua percorre la terra.
Salmi 73:10 Perciò il popolo si volge dalla loro parte,
beve abbondantemente alla loro sorgente,
Salmi 73:11 e dice: «Com'è possibile che Dio sappia ogni cosa,
che vi sia conoscenza nell'Altissimo?»
Salmi 73:12 Ecco, costoro sono empi;
eppure, tranquilli sempre, essi accrescono le loro ricchezze.
Salmi 73:13 Invano dunque ho purificato il mio cuore
e ho lavato le mie mani nell'innocenza!
Salmi 73:14 Poiché sono colpito ogni giorno
e il mio tormento si rinnova ogni mattina.
Salmi 73:15 Se avessi detto: «Parlerò come loro»,
ecco, avrei tradito la stirpe dei tuoi figli.


Conosciamo il Signore, siamo suoi figli. Certo, sappiamo che è buono con noi.
Ma ogni giorno dobbiamo scontrarci con questa società cinica. Solo le cose che si possono provare hanno valore. Solo ciò che può portare guadagno ha valore.
Bestemmiatori, immorali, ribelli, scherniscono ogni giorno Dio con le loro parole e azioni. E' tremendamente facile, guardando tutto ciò, far scivolare i propri passi. Nati in una cultura che insegna quanto ciò che sia davvero importante è il "quì e ora", lo scontro con la fede in Dio può diventare violentissimo anche per un credente. I fatti. Le dimostrazioni. I disagi. Le difficoltà sul lavoro. Ogni brutta esperienza della vita. Tutto questo mentre ci sono ricchi che vivono serenamente, senza avere alcun problema, senza porsi neanche la questione di vivere per qualcosa che sia diverso dal loro ventre.
I dubbi seri vengono. Che senso ha tutto questo? Chi sono io veramente? In cosa credo veramente?
Proprio in questo momento, incalzano anche persone che nutrono della tua stima. Persone oneste che onestamente e in sincerità fanno una analisi di questo mondo. Coloro che opprimono il povero prosperano. Dov'è il tuo Dio? Che parte ha in tutto questo? Credi in Lui a parole, ma dove sono i fatti? Le prove? Le prove dicono che tu sei nella distretta mentre loro sono nell'abbondanza. Ecco che quasi siamo persuasi da questa argomentazione apparentemente di una ferrea logica.

Salmi 73:16 Ho voluto riflettere per comprendere questo,
ma la cosa mi è parsa molto ardua,
Salmi 73:17 finché non sono entrato nel santuario di Dio,
e non ho considerato la fine di costoro.

Salmi 73:18 Certo, tu li metti in luoghi sdrucciolevoli,
tu li fai cadere in rovina.
Salmi 73:19 Come sono distrutti in un momento,
portati via, consumati in circostanze orribili!
Salmi 73:20 Come avviene d'un sogno quand'uno si sveglia,
così tu, Signore, quando ti desterai,
disprezzerai la loro vana apparenza.
Salmi 73:21 Quando il mio cuore era amareggiato
e io mi sentivo trafitto internamente,
Salmi 73:22 ero insensato e senza intelligenza;
io ero di fronte a te come una bestia.
Salmi 73:23 Ma pure, io resto sempre con te;
tu m'hai preso per la mano destra;
Salmi 73:24 mi guiderai con il tuo consiglio
e poi mi accoglierai nella gloria.
Salmi 73:25 Chi ho io in cielo fuori di te?
E sulla terra non desidero che te.
Salmi 73:26 La mia carne e il mio cuore possono venir meno,
ma Dio è la rocca del mio cuore e la mia parte di eredità, in eterno.
Salmi 73:27 Poiché, ecco, quelli che s'allontanano da te periranno;
tu distruggi chiunque ti tradisce e ti abbandona.
Salmi 73:28 Ma quanto a me, il mio bene è stare unito a Dio;
io ho fatto del Signore, di Dio,
il mio rifugio,
per raccontare, o Dio, tutte le opere tue.


Tutto questo dura fino a quando entri nella presenza di Dio. Nel momento in cui spiritualmente ti appropri della tua posizione celeste mediante la preghiera, hai un assaggio di eternità. E finalmente comprendi.
"Quì e ora" è una visuale troppo stretta, distorce la messa a fuoco.
I fatti, le prove, non significano molto, sono realtà fugaci.
Il Signore agisce nell'eternità, portando ogni Suo proponimento verso l'eternità.
Ora quindi riesci a considerare la fine di costoro.
Adesso prosperano, perchè Dio vuole che accada così. Questo tempo non è quello definitivo. Questa creazione non è quella definitiva. Tutto adesso è transitorio, tutto è un mezzo di Dio per arrivare al Suo fine.
In questo istante di comunione quindi comprendi che nudo sei arrivato su questa Terra e nudo te ne andrai, la cosa più preziosa che tu possa avere, la cosa che nessuno potrà mai toglierti, neanche la morte, è Dio stesso.
Lui è la tua eredità. E' ciò che ti spetta, la tua ricompensa. Lui è tutto ciò di cui hai bisogno. Lui è tutto ciò che desideri. Adesso il tuo spirito respira lo Spirito di Dio, e i ragionamenti di prima sono come un fumo che si dirada. Loro, gli empi, moriranno, e resteranno secondo la loro stessa volontà separati da Te.
Ma il mio bene è stare unito a Te, Signore. Tu Sei il mio rifugio, e ora, con questa prospettiva, con questo Spirito dentro il mio spirito, racconterò al mondo le Tue opere, per fare la Tua volontà.

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