Traduttore


lunedì 10 maggio 2010

Conoscere per rivelazione.

Giovanni 19:31 Allora i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato (poiché era la Preparazione e quel sabato era un gran giorno), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe, e fossero portati via.
Giovanni 19:32 I soldati dunque vennero e spezzarono le gambe al primo, e poi anche all'altro che era crocifisso con lui;
Giovanni 19:33 ma giunti a Gesù, lo videro già morto, e non gli spezzarono le gambe,
Giovanni 19:34 ma uno dei soldati gli forò il costato con una lancia, e subito ne uscì sangue e acqua.
Giovanni 19:35 Colui che lo ha visto, ne ha reso testimonianza, e la sua testimonianza è vera; ed egli sa che dice il vero, affinché anche voi crediate.
Giovanni 19:36 Poiché questo è avvenuto affinché si adempisse la Scrittura:
«Nessun osso di lui sarà spezzato».
Giovanni 19:37 E un'altra Scrittura dice:
«Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto».


Giovanni 1:10 Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha conosciuto.
Giovanni 1:11 È venuto in casa sua e i suoi non l'hanno ricevuto.


Atti 13:26 Fratelli miei, figli della discendenza d'Abraamo, e tutti voi che avete timor di Dio, a noi è stata mandata la Parola di questa salvezza.
Atti 13:27 Infatti gli abitanti di Gerusalemme e i loro capi non hanno riconosciuto questo Gesù e, condannandolo, adempirono le dichiarazioni dei profeti che si leggono ogni sabato.


Gli abitanti di Gerusalemme e i loro capi non hanno riconosciuto il Messia.
Aspettavano una Persona molto diversa. Non solo non l'hanno riconosciuto ma lo hanno anche condannato a morte. Non erano persone particolarmente cattive. Avevano una propria percezione di moralità derivante dalle Legge di Mosè. In base a queste regole, separavano ciò che è buono da ciò che non lo è. Queste regole però non gli hanno consentito di riconoscere Gesù. In realtà, nessuno poteva riconoscerlo. Nessuno lo aveva mai visto prima e di certo nessuna mente umana poteva concepire l'incarnazione di Dio in una vita umile come quella di Gesù. Il punto è proprio questo.

1Corinzi 1:20 Dov'è il sapiente? Dov'è lo scriba? Dov'è il contestatore di questo secolo? Non ha forse Dio reso pazza la sapienza di questo mondo?
1Corinzi 1:21 Poiché il mondo non ha conosciuto Dio mediante la propria sapienza, è piaciuto a Dio, nella sua sapienza, di salvare i credenti con la pazzia della predicazione.


Il mondo non ha conosciuto Dio mediante la propria sapienza.
Nessuna equazione matematica. Nessuna osservazione inopinabile. Nessun fatto incontrovertibile. Interi libri di confronto fra credenti e atei scritti per attirare l'attenzione delle persone. Non troverai quì Dio. Non lo troverai in questo modo. Non con la tua mente. Non con un approccio scientifico.
I razionalisti confidano nella ragione e nella scienza. Molti però ignorano cosa sia in realtà la scienza: essa è l'osservazione di fenomeni naturali e la formulazione di modelli che li possano spiegare. Ogni tanto questi modelli diventano obsoleti, e quindi se ne formulano di nuovi. Che sicurezza si può trovare in tutto ciò?
A cosa si aggrappa l'uomo, pur di far valere la propria forza e capacità.

Zaccaria 12:10 «Spanderò sulla casa di Davide e sugli abitanti di Gerusalemme
lo Spirito di grazia e di supplicazione;
essi guarderanno a me, a colui che essi hanno trafitto,
e ne faranno cordoglio come si fa cordoglio per un figlio unico,
e lo piangeranno amaramente come si piange amaramente un primogenito.
Zaccaria 12:11 In quel giorno ci sarà un gran lutto in Gerusalemme,
pari al lutto di Adadrimmon nella valle di Meghiddo.


Nel giorno fissato dal Padre, il Signore Gesù tornerà dalle nuvole e tutto il mondo lo vedrà. Tutti all'improvviso capiranno. Per gli ebrei sarà un'amara sorpresa. Sarà il momento in cui finalmente lo riconosceranno. E faranno cordoglio, proclamando un gran lutto.

Atti 9:1 Saulo, sempre spirante minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote,
Atti 9:2 e gli chiese delle lettere per le sinagoghe di Damasco affinché, se avesse trovato dei seguaci della Via, uomini e donne, li potesse condurre legati a Gerusalemme.
Atti 9:3 E durante il viaggio, mentre si avvicinava a Damasco, avvenne che, d'improvviso, sfolgorò intorno a lui una luce dal cielo
Atti 9:4 e, caduto in terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?»
Atti 9:5 Egli domandò: «Chi sei, Signore?» E il Signore: «Io sono Gesù, che tu perseguiti.
Atti 9:6 Àlzati, entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare».
Atti 9:7 Gli uomini che facevano il viaggio con lui rimasero stupiti, perché udivano la voce, ma non vedevano nessuno.
Atti 9:8 Saulo si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla; e quelli, conducendolo per mano, lo portarono a Damasco,
Atti 9:9 dove rimase tre giorni senza vedere e senza prendere né cibo né bevanda.


Trovo un parallelismo con la conversione di Saulo.
Egli perseguitava i cristiani. Nulla e nessuno avrebbe potuto fargli cambiare idea.
Ad un certo punto però, Gesù si rivela a lui. Viene rimosso il velo dai suoi occhi e finalmente può riconoscere Gesù. Si pente. Digiuna per tre giorni. E poi inizia a vivere in modo nuovo, conoscendo per rivelazione il Signore.

Nel mondo spirituale non puoi fare affidamento sui cinque sensi. Sul tuo buon senso, la tua intelligenza. Ciò che conta davvero è solo la rivelazione di Dio.
Quell'istante in cui il Signore rimuove l'impedimento dai tuoi occhi spirituali affinchè tu possa comprendere con il tuo spirito e non con la tua mente.

2Re 6:15 Il servo dell'uomo di Dio, alzatosi di buon mattino, andò fuori e vide che un gran numero di soldati con cavalli e carri accerchiava la città. Il servo disse all'uomo di Dio: «Ah, mio signore, come faremo?»
2Re 6:16 Quegli rispose: «Non temere, perché quelli che sono con noi sono più numerosi di quelli che sono con loro».
2Re 6:17 Ed Eliseo pregò e disse: «SIGNORE, ti prego, aprigli gli occhi, perché veda!» E il SIGNORE aprì gli occhi del servo, che vide a un tratto il monte pieno di cavalli e di carri di fuoco intorno a Eliseo.


Eliseo non ha spiegato nulla al servo. Non lo ha tranquillizzato a parole.
Eliseo ha pregato per l'apertura degli occhi spirituale del servo.
Allo stesso modo, chiunque noi siamo, qualunque sia la nostra esperienza spirituale, questa resta sempre e comunque la cosa più saggia da fare.
Le vie di Dio non sono le nostre vie. Abbiamo tutti quanti bisogno di aprire i nostri occhi. Alcuni per conoscere Dio per la prima volta. Altri per poter riconoscere la Sua volontà attuale, discernere come muoversi e che scelte fare nella propria vita. Signore, apri i nostri occhi! Se preghiamo in modo sincero, Egli non mancherà a rispondere.

Giacomo 4:8 Avvicinatevi a Dio, ed egli si avvicinerà a voi.

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...