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venerdì 30 aprile 2010

L'essenza del Cristiano

Matteo 23:16 Guai a voi, guide cieche, che dite: Se uno giura per il tempio, non importa; ma se giura per l'oro del tempio, resta obbligato.
Matteo 23:17 Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l'oro o il tempio che santifica l'oro?
Matteo 23:23 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pagate la decima della menta, dell'aneto e del comino, e trascurate le cose più importanti della legge: il giudizio, la misericordia, e la fede. Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre.


In un momento di profonda indignazione, Gesù proferisce queste parole contro gli scribi e i farisei; religiosi ebrei che osservavano rigidamente la legge e le loro tradizioni scivolando via però da tutto quello che la legge e la tradizione doveva rappresentare, da ciò quindi che era davvero importante per Dio.

La mente umana ha bisogno di sicurezze, di certezze per poter vivere in serenità.
Tutte le religioni del mondo forniscono queste sicurezze con una serie di comportamenti, di regole, di precetti. Se vivi in questo modo e fai queste serie di cose, puoi andare in paradiso, altrimenti no. Nonostante anche l'unico vero Dio (YHWH) abbia trasmesso all'uomo delle Leggi da rispettare, tutte le persone che nell'Antico Testamento Lo hanno conosciuto da vicino, hanno ben compreso che il fine ultimo non era la Legge, ma qualcos'altro.
Nei secoli è stato molto facile per l'uomo prendere questa Legge e farne delle vuote tradizioni.
Ma qual'è quindi il modo giusto di vivere? Perchè un buon comportamento non è la cosa più importante agli occhi di Dio? Penso che i seguenti passi rispondano a queste domande.

Matteo 22:34 I farisei, udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si radunarono;
Matteo 22:35 e uno di loro, dottore della legge, gli domandò, per metterlo alla prova:
Matteo 22:36 «Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento?»
Matteo 22:37 Gesù gli disse: «"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente".
Matteo 22:38 Questo è il grande e il primo comandamento.
Matteo 22:39 Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso".
Matteo 22:40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti».


Amare il Signore è il grande e primo comandamento. Ama il tuo prossimo come te stesso è il secondo. Da questi due dipendono tutta la legge e i profeti. Cioè, tutta la Legge di Mosè e tutte le profezie della Bibbia se non sono affiancate dall'amore per Dio, non valgono nulla.
Ecco quindi che apprendiamo ciò che il cuore del Signore ci vuole comunicare.
La cosa veramente fondamentale non è andare in chiesa tutte le domeniche. Non è applicarsi negli studi biblici. Non è essere sottomessi ad ogni autorità. Non è dare la decima in chiesa. Non è fare volontariato. Sono tutte cose buone, ma senza l'amore per Dio non sono nulla.
Non importa quante siano le tue opere, quanto buona sia la tua educazione. Tutte queste cose sono come lo scheletro di una nave: senza i pannelli di legno per completare lo scafo e senza tutte le finiture necessarie per il varo, resta assolutamente inutile e anche abbastanza brutto.
Ogni nostra buona opera svolta senza la motivazione di una bruciante passione per il Signore, è brutta ai Suoi occhi.
Che cosa è più grande: l'oro o il tempio che santifica l'oro? Cos'è più grande: la tua buona azione o Colui che la santifica?

Osea 6:4 «Che ti farò, o Efraim?
Che ti farò, o Giuda?
La vostra bontà è come una nuvola del mattino,
come la rugiada del mattino, che presto scompare.
Osea 6:5 Per questo li faccio a pezzi mediante i profeti,
li uccido con le parole della mia bocca,
e il mio giudizio verrà fuori come la luce.
Osea 6:6 Poiché io desidero bontà, non sacrifici,
e la conoscenza di Dio più degli olocausti.


In queste dure parole, il Signore sottolinea a fuoco ciò che è importante: la conoscenza che abbiamo di Lui, non sacrifici, non voti, non azioni. Questa conoscenza non è intellettuale ma esperienziale. Tutti quanti conosciamo Alessandro Magno ma nessuno di noi lo ha mai conosciuto. Tutti quanti conoscono Dio, molti credono in Dio ma quanti lo conoscono davvero? Quanti vivono per Lui, insieme a Lui??
Quanti conoscono davvero la persona e la personalità del Signore Gesù mediante l'esperienza con il Suo Spirito?
Meditiamo.
Questo è quello che Iddio richiede.

Una volta che viviamo con Dio sapremo anche vivere per Lui. Andremo in chiesa tutte le domeniche. Ci applicheremo negli studi biblici. saremo sottomessi ad ogni autorità. Daremo la decima in chiesa. Faremo volontariato. In modo sano però. Compiendo ogni azione perchè ce lo chiede il Signore e animati dal Suo amore. Sapendo riconoscere che tutto ciò è in funzione di Lui e che senza Lui non hanno senso.

Colossesi 2:18 Nessuno vi derubi a suo piacere del vostro premio, con un pretesto di umiltà e di culto degli angeli, affidandosi alle proprie visioni, gonfio di vanità nella sua mente carnale,
Colossesi 2:19 senza attenersi al Capo, da cui tutto il corpo, ben fornito e congiunto insieme mediante le giunture e i legamenti, progredisce nella crescita voluta da Dio.
Colossesi 2:20 Se siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché, come se viveste nel mondo, vi lasciate imporre dei precetti, quali:
Colossesi 2:21 «Non toccare, non assaggiare, non maneggiare»
Colossesi 2:22 (tutte cose destinate a scomparire con l'uso), secondo i comandamenti e le dottrine degli uomini?
Colossesi 2:23 Quelle cose hanno, è vero, una parvenza di sapienza per quel tanto che è in esse di culto volontario, di umiltà e di austerità nel trattare il corpo, ma non hanno alcun valore; servono solo a soddisfare la carne.


In Cristo abbiamo libertà. Egli è morto per i nostri peccati e solo e unicamente in virtù del Suo sacrificio possiamo accedere al trono di Dio.
Stiamo attenti dunque a chi pone fardelli troppo pesanti sulle nostre spalle. Stiamo attenti a chi impone precetti che hanno una parvenza di sapienza per quanti riguarda il culto volontario di umiltà e austerità nel trattare il corpo, ma che provengono da chi non si attiene al Capo, da chi non è innestato in Gesù.

Che la nostra relazione con il Signore sia la nostra capacità di giudicare le cose della vita. Perchè solo così vivremo secondo Dio.
La nostra certezza, la nostra sicurezza sulla quale poggiare per vivere sereni non deve essere alcun precetto. Deve essere la conoscenza di una Persona: la Conoscenza del Signore. Lui è la costante. Tutto il resto è la variabile.

Salmi 46:10 «Fermatevi», dice, «e riconoscete che io sono Dio.
Io sarò glorificato fra le nazioni,
sarò glorificato sulla terra».


Se non hai mai vissuto in questo modo, raccogli la parola che hai appena letta. Fermati.
E riconosci che Gesù è Dio. Vai a Lui esattamente come sei. Non nascondere i tuoi sentimenti ma presentali al Signore.
Invoca la Sua presenza.
Rivolgi a Lui il desiderio di conoscerLo davvero, di cominciare da principio a vivere in un modo nuovo. Ogni istante, ogni ora, ogni giorno dimoranti in Lui. Non è utopia, non è impossibile. E ciò che Egli desidera condividere con te.

Giovanni 15:4 Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dar frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me.
Giovanni 15:5 Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla.

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