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giovedì 8 aprile 2010

Perdere la salvezza?

Ebrei 6:1 Perciò, lasciando l'insegnamento elementare intorno a Cristo, tendiamo a quello superiore e non stiamo a porre di nuovo il fondamento del ravvedimento dalle opere morte e della fede in Dio,
Ebrei 6:2 della dottrina dei battesimi, dell'imposizione delle mani, della risurrezione dei morti e del giudizio eterno.
Ebrei 6:3 Questo faremo se Dio lo permette.
Ebrei 6:4 Infatti quelli che sono stati una volta illuminati e hanno gustato il dono celeste e sono stati fatti partecipi dello Spirito Santo
Ebrei 6:5 e hanno gustato la buona parola di Dio e le potenze del mondo futuro,
Ebrei 6:6 e poi sono caduti, è impossibile ricondurli di nuovo al ravvedimento perché crocifiggono di nuovo per conto loro il Figlio di Dio e lo espongono a infamia.

Cosa significano davvero questi versetti? Si può perdere la salvezza?
A mio parere, i passi immediatamente seguenti collaborano a fare chiarezza sui punti oscuri:

Ebrei 6:7 Quando una terra, imbevuta della pioggia che vi cade frequentemente, produce erbe utili a quelli che la coltivano, riceve benedizione da Dio;
Ebrei 6:8 ma se produce spine e rovi, è riprovata e prossima a essere maledetta; e la sua fine sarà di essere bruciata.

Vi sono quindi diversi tipi di terreno che ricevono senza favoritismi il favore divino (la pioggia) ma solo alcuni di essi portano frutto. Dal contesto si comprende che ciò non riguarda il Mondo e la Chiesa ma la Chiesa Apparente e la Vera Chiesa (Il Mondo non conosce la Grazia di Dio e quindi non riceve la pioggia direttamente). All'interno della Chiesa infatti vi sono alcuni che non ne fanno spiritualmente parte (o solo per un determinato tempo ed è come se non lo fossero) e che ne usciranno manifestandosi per quello che sono realmente a tempo debito. Il grano e la zizzania devono crescere insieme fino a maturità per poter essere separati. Prima della crescita completa però è impossibile distinguerli, per questo motivo bisogna aspettare il tempo della manifestazione di tutte le cose per quello che sono realmente.
Non è casuale che se ne parli anche precedentemente nella stessa epistola:

Ebrei 3:14 Infatti siamo divenuti partecipi di Cristo, a condizione che manteniamo ferma sino alla fine la fiducia che avevamo da principio,
Ebrei 3:15 mentre ci viene detto:
«Oggi, se udite la sua voce,
non indurite i vostri cuori, come nel giorno della ribellione».
Ebrei 3:16 Infatti, chi furono quelli che dopo averlo udito si ribellarono? Non furono forse tutti quelli che erano usciti dall'Egitto, sotto la guida di Mosè?
Ebrei 3:17 Chi furono quelli di cui Dio si disgustò per quarant'anni? Non furono quelli che peccarono, i cui cadaveri caddero nel deserto?
Ebrei 3:18 A chi giurò che non sarebbero entrati nel suo riposo, se non a quelli che furono disubbidienti?
Ebrei 3:19 Infatti vediamo che non vi poterono entrare a causa della loro incredulità.

Qui viene portato l'esempio del popolo di Israele (popolo eletto e quindi ricevente il favore di Dio) che ha condiviso interamente una serie di esperienze nella conoscenza di Dio e dei Suoi miracoli. Ma alcuni di essi si ribellarono, peccarono e i loro cadaveri caddero nel deserto. L'Apostolo Paolo ammonisce allo stesso modo i Corinti:

1Corinzi 10:1 Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, passarono tutti attraverso il mare,
1Corinzi 10:2 furono tutti battezzati nella nuvola e nel mare, per essere di Mosè;
1Corinzi 10:3 mangiarono tutti lo stesso cibo spirituale,
1Corinzi 10:4 bevvero tutti la stessa bevanda spirituale, perché bevevano alla roccia spirituale che li seguiva; e questa roccia era Cristo.
1Corinzi 10:5 Ma della maggior parte di loro Dio non si compiacque: infatti furono abbattuti nel deserto.
1Corinzi 10:6 Or queste cose avvennero per servire da esempio a noi, affinché non siamo bramosi di cose cattive, come lo furono costoro,
1Corinzi 10:7 e perché non diventiate idolatri come alcuni di loro, secondo quanto è scritto: «Il popolo si sedette per mangiare e bere, poi si alzò per divertirsi».
1Corinzi 10:8 Non fornichiamo come alcuni di loro fornicarono e ne caddero, in un giorno solo, ventitremila.
1Corinzi 10:9 Non tentiamo il Signore, come alcuni di loro lo tentarono, e perirono, morsi dai serpenti.
1Corinzi 10:10 Non mormorate, come alcuni di loro mormorarono, e perirono colpiti dal distruttore.
1Corinzi 10:11 Ora, queste cose avvennero loro per servire da esempio e sono state scritte per ammonire noi, che ci troviamo nella fase conclusiva delle epoche.
1Corinzi 10:12 Perciò, chi pensa di stare in piedi, guardi di non cadere.

Paolo esorta allo stesso identico modo, ricordando che tutto il popolo di Dio condivise a suo tempo le stesse esperienze ma parte di esso andò perduto a causa del peccato e della ribellione. Parimenti, i cristiani di oggi devono essere ammoniti da questo esempio, prestando attenzione a non cadere nello stesso modo.
Parallelamente però, le Scritture insegnano che – continuando a parlare dello stesso esempio – era nel piano di Dio che solo parte dell'Israele etnico di salvasse:

Romani 9:6 Però non è che la parola di Dio sia caduta a terra; infatti non tutti i discendenti d'Israele sono Israele;
Romani 9:7 né per il fatto di essere stirpe d'Abraamo, sono tutti figli d'Abraamo; anzi: «È in Isacco che ti sarà riconosciuta una discendenza».
Romani 9:8 Cioè, non i figli della carne sono figli di Dio; ma i figli della promessa sono considerati come discendenza.
Romani 11:5 Così anche al presente, c'è un residuo eletto per grazia.
Romani 11:6 Ma se è per grazia, non è più per opere; altrimenti, la grazia non è più grazia.
Romani 11:7 Che dunque? Quello che Israele cerca, non lo ha ottenuto; mentre lo hanno ottenuto gli eletti [ebrei] ; e gli altri sono stati induriti,
Romani 11:8 com'è scritto:
«Dio ha dato loro uno spirito di torpore,
occhi per non vedere
e orecchie per non udire,
fino a questo giorno».

Sono personalmente persuaso che ciò stia accadendo anche alla Chiesa Apparente:

Matteo 7:19 Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato e gettato nel fuoco.
Matteo 7:20 Li riconoscerete dunque dai loro frutti.
Matteo 7:21 «Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Matteo 7:22 Molti mi diranno in quel giorno: "Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demòni e fatto in nome tuo molte opere potenti?"
Matteo 7:23 Allora dichiarerò loro: "Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori!"

Tuttavia:

Ebrei 12:6 il Signore corregge quelli che egli ama,
e punisce tutti coloro che riconosce come figli».

Coloro che Egli riconosce come figli dunque, li punisce e li corregge, al fine di farli crescere sani.
Possono essere in peccato, ma la Grazia di Dio li condurrà al ravvedimento.

Giovanni 10:27 Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono;
Giovanni 10:28 e io do loro la vita eterna e non periranno mai e nessuno le rapirà dalla mia mano.
Giovanni 10:29 Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti; e nessuno può rapirle dalla mano del Padre.
Giovanni 10:30 Io e il Padre siamo uno».

Coloro che il Padre dona a Gesù sono indissolubilmente protetti nella Sua mano e al sicuro, poiché non “periranno mai” e “nessuno potrà rapirle”. Essendo pecore di Gesù, sanno ascoltare la Sua voce, e di conseguenza vivono in accordo con la voce divina, svolgendo la Sua volontà che coincide con la loro piena salvezza.

Romani 8:38 Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future,
Romani 8:39 né potenze, né altezza, né profondità, né alcun'altra creatura potranno separarci [noi, eletti] dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.

Chi sono dunque coloro che all'interno della Chiesa Visibile andranno perdute?

1Giovanni 2:18 Ragazzi, è l'ultima ora. Come avete udito, l'anticristo deve venire, e di fatto già ora sono sorti molti anticristi. Da ciò conosciamo che è l'ultima ora.
1Giovanni 2:19 Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri; perché se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma ciò è avvenuto perché fosse manifesto che non tutti sono dei nostri.
2Pietro 2:1 Però ci furono anche falsi profeti tra il popolo, come ci saranno anche tra di voi falsi dottori che introdurranno occultamente eresie di perdizione, e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, si attireranno addosso una rovina immediata.
Galati 2:4 Anzi, proprio a causa di intrusi, falsi fratelli, infiltratisi di nascosto tra di noi per spiare la libertà che abbiamo in Cristo Gesù, con l'intenzione di renderci schiavi.
2Corinzi 11:13 Quei tali sono falsi apostoli, operai fraudolenti, che si travestono da apostoli di Cristo.
2Corinzi 11:14 Non c'è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce.
2Corinzi 11:15 Non è dunque cosa eccezionale se anche i suoi servitori si travestono da servitori di giustizia; la loro fine sarà secondo le loro opere.

Anticristi, falsi fratelli, falsi profeti, falsi apostoli sono coloro che all'interno della Chiesa Visibile hanno condiviso con altri fratelli esperienze a riguardo del Signore per poi rinnegare la fede nell'apostasia, alcuni apertamente e altri convinti di essere nel giusto inseguendo una falsa religiosità o una propria immagine artefatta del Signore, ma comunque bestemmiando lo Spirito che non potrà più portarli a ravvedimento. Per un certo tempo sembravano parte della Chiesa (1Gv2:19), condividendo anche esperienze sovrannaturali (Mt 7:22, Ebr 6:4) ma di essi il Signore dirà “Io non vi ho MAI conosciuti”, anche se hanno avuto parte per un certo tempo ad un ministero di Dio.
Un esempio esplicativo a riguardo è quello di Giuda Iscariota. E' stato uno dei 12 apostoli, ha condiviso con loro le stesse esperienze spirituali, ricevendo lo stesso ammaestramento da Gesù e una parte uguale del ministero. Eppure è arrivato al punto di tradirLo, apostatando dalla fede. In tutto ciò lui ha avuto la sua piena responsabilità, ma contemporaneamente era predestinato a farlo:

Atti 1:16 «Fratelli, era necessario che si adempisse la profezia della Scrittura pronunciata dallo Spirito Santo per bocca di Davide riguardo a Giuda, che fece da guida a quelli che arrestarono Gesù.
Atti 1:17 Perché egli era uno di noi e aveva ricevuto la sua parte di questo ministero.
Atti 1:18 Egli dunque acquistò un campo con il salario della sua iniquità; poi, essendosi precipitato, gli si squarciò il ventre, e tutte le sue interiora si sparsero.
Atti 1:19 Questo è divenuto così noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme, che quel campo è stato chiamato nella loro lingua "Acheldama", cioè "campo di sangue".
Atti 1:20 Infatti sta scritto nel libro dei Salmi:
"La sua dimora diventi deserta
e più nessuno abiti in essa";
e:
"Il suo incarico lo prenda un altro".
Giuda aveva ricevuto temporaneamente parte del ministero. I piani di Dio però comprendevano il suo tradimento.

Proverbi 16:4 Il SIGNORE ha fatto ogni cosa per uno scopo;
anche l'empio, per il giorno della sventura.

In tutto ciò, non dimentichiamo che Gesù sapeva che Giuda l'avrebbe tradito:
Giovanni 13:25 Egli, chinatosi sul petto di Gesù, gli domandò: «Signore, chi è?»
Giovanni 13:26 Gesù rispose: «È quello al quale darò il boccone dopo averlo intinto». E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota.

Concludendo, la salvezza si può perdere ma viene persa da coloro che apostatano dalla fede, rendendosi colpevoli del peccato imperdonabile ed essendo comunque destinati ad esso.
Iddio conosce i Suoi e sa quali sono gli eletti, i Suoi figli intoccabili.
Noi tuttavia non lo sappiamo e siamo quindi chiamati a vegliare su di noi e sugli altri in modo che nessuno resti privo della grazia di Dio (Eb12:15), impegnandoci a rendere sicura la nostra vocazione (2Pt1:10) come se fosse da confermare ma senza la paura di doverla confermare in quanto ripieni dell'amore di Dio e della nostra fiducia in Lui (1Gv4:18). Consapevoli quindi di essere nelle mani del Signore se riconosciamo la Sua voce e se il nostro spirito in accordo con lo Spirito Santo attesta la nostra figliolanza.

Romani 8:16 Lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio.

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