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giovedì 22 aprile 2010

Il ritorno del Re

Matteo 24:36 «Ma quanto a quel giorno e a quell'ora nessuno li sa, neppure gli angeli del cielo, neppure il Figlio, ma il Padre solo.
Matteo 24:37 Come fu ai giorni di Noè, così sarà alla venuta del Figlio dell'uomo.
Matteo 24:38 Infatti, come nei giorni prima del diluvio si mangiava e si beveva, si prendeva moglie e s'andava a marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca,
Matteo 24:39 e la gente non si accorse di nulla, finché venne il diluvio che portò via tutti quanti, così avverrà alla venuta del Figlio dell'uomo.

Matteo 24:42 Vegliate, dunque, perché non sapete in quale giorno il vostro Signore verrà.
Matteo 24:43 Ma sappiate questo, che se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte il ladro deve venire, veglierebbe e non lascerebbe scassinare la sua casa.
Matteo 24:44 Perciò, anche voi siate pronti; perché, nell'ora che non pensate, il Figlio dell'uomo verrà.


2Pietro 3:9 Il Signore non ritarda l'adempimento della sua promessa, come pretendono alcuni; ma è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento.
2Pietro 3:10 Il giorno del Signore verrà come un ladro: in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che sono in essa saranno bruciate.

Tito 2:11 Infatti la grazia di Dio, salvifica per tutti gli uomini, si è manifestata,
Tito 2:12 e ci insegna a rinunciare all'empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo,
Tito 2:13 aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù.


La beata speranza di ogni figlio di Dio è il ritorno del nostro Signore Gesù Cristo.
Egli stesso ne parla a lungo nel Vangelo di Matteo. Già dopo qualche decennio dalla Sua risurrezione e ascensione vi erano persone che insinuavano che Iddio stesse ritardando l'adempimento della Sua promessa. Aspettavano la Sua apparizione molto prima.
A oggi, sono passati all'incirca duemila anni. Che dire, dobbiamo esserne sorpresi? Non credo.

Matteo 25:1 «Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini le quali, prese le loro lampade, uscirono a incontrare lo sposo.
Matteo 25:2 Cinque di loro erano stolte e cinque avvedute;
Matteo 25:3 le stolte, nel prendere le loro lampade, non avevano preso con sé dell'olio;
Matteo 25:4 mentre le avvedute, insieme con le loro lampade, avevano preso dell'olio nei vasi.
Matteo 25:5 Siccome lo sposo tardava, tutte divennero assonnate e si addormentarono.



Matteo 25:14 «Poiché avverrà come a un uomo il quale, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e affidò loro i suoi beni.
Matteo 25:15 A uno diede cinque talenti, a un altro due e a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità; e partì.
Matteo 25:16 Subito, colui che aveva ricevuto i cinque talenti andò a farli fruttare, e ne guadagnò altri cinque.
Matteo 25:17 Allo stesso modo, quello dei due talenti ne guadagnò altri due.
Matteo 25:18 Ma colui che ne aveva ricevuto uno, andò a fare una buca in terra e vi nascose il denaro del suo padrone.
Matteo 25:19 Dopo molto tempo, il padrone di quei servi ritornò a fare i conti con loro.


Gesù ci ha avvertito. Tarderà. Ci metterà "molto tempo". Ma questo non per dei contrattempi. Il Signore tornerà nel momento perfettamente giusto per farlo infatti, ma a noi sembrerà tardi.
Perchè il Signore ci sta mettendo tutto questo tempo per ritornare? In realtà sta aspettando che tutti gli eletti giungano a salvezza, non volendo che alcuno di essi perisca. Riconosciamo dunque anche in questo l'amore di Dio, che concede il tempo necessario a tutti gli eletti per convertirsi e ravvedersi.
Questo lungo tempo di attesa però ha anche un altro significato. Come apprendiamo dalla parabola delle vergini, questo tempo serve a manifestare chi è saggio e chi è stolto. Chi ama Dio ed è vigile nello zelo e nell'aspettativa e chi pur avendolo conosciuto si è addormentato, preferendo altro. Questa è una purificazione necessaria, in quanto nei nuovi cieli e nella nuova terra non potrà entrare nulla e nessuno di imperfetto.
Questa perfezione è raggiungibile tenendo sveglio il proprio spirito in comunione con lo Spirito Santo. Non per nostri sforzi ma mediante la contemplazione di Colui che è perfetto.

2Corinzi 3:18 E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione del Signore, che è lo Spirito.

La nostra unica responsabilità è quella di contemplare il Signore. Se lo facciamo saremo svegli. Se non lo facciamo, saremo assopiti.
Gesù dice chiaramente che dobbiamo vegliare. E' posta grande enfasi su questo, riconosciamone quindi l'importanza fondamentale per la nostra vita.
Infatti, come al tempo di Noè le persone conducevano la loro esistenza senza pensare a Dio finchè le acque del diluvio non li sorpresero annegandoli, così sarà alla fine dei tempi, quando il mondo vivrà quotidianamente nella propria ignoranza di Dio fino a quando, all'istante, si manifesterà nel cielo il Signore Gesù.

C'è dell'altro però. C'è del conforto, della consolazione.
Sono persuaso infatti che a coloro che restano vigili, a coloro che sono intimi con il Signore, a coloro che Lo contemplano, sarà rivelato a tempo debito ciò che sta accadendo. Per i figli di Dio non sarà una sorpresa, non li coglierà di sprovvista.

1Tessalonicesi 5:1 Quanto poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva;
1Tessalonicesi 5:2 perché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come viene un ladro nella notte.
1Tessalonicesi 5:3 Quando diranno: «Pace e sicurezza», allora una rovina improvvisa verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno.
1Tessalonicesi 5:4 Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno abbia a sorprendervi come un ladro;
1Tessalonicesi 5:5 perché voi tutti siete figli di luce e figli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre.
1Tessalonicesi 5:6 Non dormiamo dunque come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri;
1Tessalonicesi 5:7 poiché quelli che dormono, dormono di notte, e quelli che si ubriacano, lo fanno di notte.
1Tessalonicesi 5:8 Ma noi, che siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell'amore e preso per elmo la speranza della salvezza.
1Tessalonicesi 5:9 Dio infatti non ci ha destinati a ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo,
1Tessalonicesi 5:10 il quale è morto per noi affinché, sia che vegliamo sia che dormiamo [siamo morti] , viviamo insieme con lui.
1Tessalonicesi 5:11 Perciò, consolatevi a vicenda ed edificatevi gli uni gli altri, come d'altronde già fate.


Giovanni 15:15 Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo signore; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio.

A tempo debito il Padre rivelerà al Figlio che il momento è giusto. E il Figlio farà conoscere ai Suoi i tempi imminenti affinchè possano prepararsi ad essere accolti in cielo, con enorme gioia.
I figli di DIo non sono nelle tenebre così che quel giorno possa sorprenderli.
Sono come Noè, che non fu sorpreso dall'inizio del diluvio. La sorpresa è per chi è sottoposto al giudizio. La sorpresa è per il mondo che non conosce Dio.

Apocalisse 22:17 Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni». E chi ode, dica: «Vieni». Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda in dono dell'acqua della vita.

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