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venerdì 16 aprile 2010

La santità del Signore e la nostra.

Isaia 6:1 Nell'anno della morte del re Uzzia, vidi il Signore seduto sopra un trono alto, molto elevato, e i lembi del suo mantello riempivano il tempio.
Isaia 6:2 Sopra di lui stavano dei serafini, ognuno dei quali aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi, e con due volava.
Isaia 6:3 L'uno gridava all'altro e diceva: «Santo, santo, santo è il SIGNORE degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria!»


Apocalisse 4:2 Subito fui rapito dallo Spirito. Ed ecco, un trono era posto nel cielo e sul trono c'era uno seduto.
Apocalisse 4:6 Davanti al trono inoltre c'era come un mare di vetro, simile al cristallo; in mezzo al trono e intorno al trono, quattro creature viventi, piene di occhi davanti e di dietro.
Apocalisse 4:8 E le quattro creature viventi avevano ognuna sei ali, ed erano coperte di occhi tutt'intorno e di dentro, e non cessavano mai di ripetere giorno e notte: «Santo, santo, santo è il Signore, il Dio onnipotente, che era, che è, e che viene».


La parola "Santo" deriva dal latino "Sànctus" che è denominativo di "Sanc-us" = "Sàc-er", ossia Sacro. Significa "Riconosciuto sacro, Che è dedicato ad usi sacri, Che riguarda Dio, Che vive secondo la legge di Dio."
In tono discorsivo potremmo dire che il significato sia quello di essere messi a parte, selezionati per Lui. Quando una persona è dedicata a Dio, ubbidendo alla chiamata del Signore Gesù infatti si dice che sia santa. Questa persona è santa perchè con la bocca ha confessato Gesù come Signore e col cuore ha creduto che Dio lo ha risuscitato dai morti (Rm 10:9) e la sua nuova condotta di vita conferma la conversione del suo cuore. La santità quindi è qualcosa che si acquista convertendoci al Signore, rispondendo alla Sua chiamata di seguirlo.
Si dice di una persona: Giovanni è santo. Il che implica che ha (possiede) la santità.

La Scrittura però, oltre tutto ciò, afferma anche ripetutamente che Santo è Dio.
Abbiamo appena compreso il significato di santità per un essere umano, ma cosa significa santità per Dio? Il profeta Isaia e l'apostolo Giovanni hanno in comune il fatto di avere visto il trono della presenza di Dio, descrivendolo in modo quasi identico. Entrambi hanno riconosciuto i serafini, ossia angeli incaricati di stare del continuo alla presenza di Dio, gridando SANTO, SANTO, SANTO E' IL SIGNORE. Di una persona si può dire che è santa, che ha la santità. Ma le schiere angeliche dichiarano che "Santo è il Signore", non "Il Signore è Santo". C'è differenza. Se il Signore è Santo, vuol dire che ha l'attributo della santità. Se (come è attestato dalla Scrittura) Santo è il Signore, la proclamazione è che la santità del Signore non è un suo attributo bensì è la sua identità! Il Signore non ha la santità, Lui E' la santità.

Ritengo che questa riflessione e questo cambiamento di prospettiva possano benedire grandemente la nostra relazione con il Signore.
In base a questo infatti deve cambiare il concetto che abbiamo di santità derivato dall'adempiere la legge di Dio. Noi non siamo santi perchè compiamo le opere che piacciono a Dio, perchè la nostra condotta di vita asseconda la legge di Dio e la Sua volontà, niente affatto!
Noi (credenti nati di nuovo) abbiamo in noi Lo Spirito Santo:

1Corinzi 3:16 Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?

Di conseguenza siamo santi solo perchè abbiamo il Signore che dimora in noi!

Giovanni 15:4 Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dar frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me.

Se noi dimoriamo (realmente) in Gesù, Lui stesso dimora in noi. E la nostra santificazione è derivata da avere LA PERSONA DELLA SANTITA' legata indissolubilmente al nostro spirito.
Non è una questione di fare quindi ma è una questione di essere in Colui che è!!

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