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martedì 27 aprile 2010

Togliete il malvagio di mezzo a voi stessi

Deuteronomio 13:1 Quando sorgerà in mezzo a te un profeta o un sognatore che ti annuncia un segno o un prodigio,
Deuteronomio 13:2 e il segno o il prodigio di cui ti avrà parlato si compie, ed egli ti dice: «Andiamo dietro a dèi stranieri, che tu non hai mai conosciuto, e serviamoli»,
Deuteronomio 13:3 tu non darai retta alle parole di quel profeta o di quel sognatore, perché il SIGNORE, il vostro Dio, vi mette alla prova per sapere se amate il SIGNORE, il vostro Dio, con tutto il vostro cuore e con tutta l'anima vostra.
Deuteronomio 13:4 Seguirete il SIGNORE, il vostro Dio, lo temerete, osserverete i suoi comandamenti, ubbidirete alla sua voce, lo servirete e vi terrete stretti a lui.
Deuteronomio 13:5 Quel profeta o quel sognatore sarà messo a morte, perché avrà predicato l'apostasia dal SIGNORE Dio vostro che vi ha fatti uscire dal paese d'Egitto e vi ha liberati dalla casa di schiavitù, per spingerti fuori dalla via per la quale il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha ordinato di camminare. Così toglierai il male di mezzo a te.


Penso che questo passo sia più chiaro ed esplicativo di Deuteronomio 18.
Il punto fondamentale infatti non è neanche l'accuratezza e adempimento delle profezie. Il cuore del messaggio da parte del Signore è questo: a cosa porta quel profeta? Verso cosa conduce quella profezia? Quel sermone? Quello stile di vita? Quella testimonianza? Quel modo di fare? - potremmo dire noi -.
Porta ad avvicinarsi al Signore e ad amarlo di più, o al contrario porta ad allontanarsi da Lui? Quì sta tutto il discernimento spirituale.

1Giovanni 4:1 Carissimi, non crediate a ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio; perché molti falsi profeti sono sorti nel mondo.
1Giovanni 4:2 Da questo conoscete lo Spirito di Dio: ogni spirito, il quale riconosce pubblicamente che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio;
1Giovanni 4:3 e ogni spirito che non riconosce pubblicamente Gesù, non è da Dio, ma è lo spirito dell'anticristo. Voi avete sentito che deve venire; e ora è già nel mondo.


L'Apostolo Giovanni ci invita a provare gli spiriti. Non solo gli spiriti malvagi, ma anche e soprattutto gli spiriti degli uomini.

Luca 6:45 L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore tira fuori il bene, e l'uomo malvagio dal malvagio tesoro del suo cuore tira fuori il male; perché dall'abbondanza del cuore parla la sua bocca

Il cuore dell'uomo è il suo spirito. Ciò che è nello spirito dell'uomo, si paleserà nelle sue parole e nelle sue azioni. Se le sue parole - e le sue azioni - glorificano Gesù, è da Dio. Al contrario, se rinnegano Gesù a parole e azioni, allora è sotto l'influenza dell'avversario. Noi cristiani siamo chiamati a portare l'amore di Dio alle persone nel mondo che non Lo conoscono e che sono tenute schiave del nemico. Questa è la volontà del Signore. Ma allo stesso tempo dobbiamo prestare molta attenzione a discernere il comportamento e le parole di chi è fra di noi.
Tutti i versetti letti fino ad ora infatti non si riferiscono a un giudizio da parte del popolo di Dio verso le nazioni straniere o verso le persone che non conoscono Dio. Tutte queste esortazioni di discernimento sono per il popolo di Dio che è chiamato ad applicarle per sè stesso! La Chiesa ha sempre prosperato sotto le persecuzioni infatti, ma ciò che le ha inflitto il danno più grave nella storia è l'avere in sè stessa falsi profeti e falsi apostoli che con la loro condotta e con le loro parole portavano il popolo di Dio a peccare allontanandosi dal Signore. Questo è il gravissimo pericolo per il quale veniamo messi in guardia!

Isaia 5:20 Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene,
che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre,
che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro!
Isaia 5:24 Perciò, come una lingua di fuoco divora la stoppia
e come la fiamma consuma l'erba secca,
così la loro radice sarà come marciume,
e il loro fiore sarà portato via come polvere,
perché hanno rifiutato la legge del SIGNORE degli eserciti,
e hanno disprezzato la parola del Santo d'Israele.


L'avvertimento di Dio è molto serio. Egli ci ha dato la Sua Parola come linea guida per comprendere ciò che è bene da ciò che è male poichè il nostro senso naturale di conoscenza del bene e del male è distorto e sbagliato. Noi credenti quindi siamo chiamati a camminare nelle direttive del Signore. Ma quando sorge in seno alla chiesa un apostata che minimizza il peccato e porta ad allontanarsi da Dio, allora noi dutti dovremmo prestare particolare attenzione. Il male infatti si propaga facilmente infiammando gli uni gli altri.

1Corinzi 5:9 Vi ho scritto nella mia lettera di non mischiarvi con i fornicatori;
1Corinzi 5:10 non del tutto però con i fornicatori di questo mondo, o con gli avari e i ladri, o con gl'idolatri; perché altrimenti dovreste uscire dal mondo;
1Corinzi 5:11 ma quel che vi ho scritto è di non mischiarvi con chi, chiamandosi fratello, sia un fornicatore, un avaro, un idolatra, un oltraggiatore, un ubriacone, un ladro; con quelli non dovete neppure mangiare.
1Corinzi 5:12 Poiché, devo forse giudicare quelli di fuori? Non giudicate voi quelli di dentro?
1Corinzi 5:13 Quelli di fuori li giudicherà Dio. Togliete il malvagio di mezzo a voi stessi.


Togliete il malvagio di mezzo a voi stessi. Questo è il centro del messaggio.
Questo non significa bandire dalla chiesa chiunque viene trovato in peccato o chiunque si sia allontanato dal Signore:

Galati 6:1 Fratelli, se uno viene sorpreso in colpa, voi, che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine. Bada bene a te stesso, che anche tu non sia tentato.
Galati 6:2 Portate i pesi gli uni degli altri e adempirete così la legge di Cristo.
Galati 6:3 Infatti se uno pensa di essere qualcosa pur non essendo nulla, inganna se stesso.
Galati 6:4 Ciascuno esamini invece l'opera propria; così avrà modo di vantarsi in rapporto a se stesso e non perché si paragona agli altri.
Galati 6:5 Ciascuno infatti porterà il proprio fardello.


Significa invece intervenire qualora ci sia chi, chiamandosi fratello, sia un impenitente fornicatore, un avaro, un idolatra, un oltraggiatore, un ubriacone, un ladro.
Questa infatti è la disciplina e la volontà del Signore a riguardo.

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