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martedì 29 marzo 2011

L'intercessione di Daniele

DISCERNERE IL TEMPO DI DIO

Daniele 9:1-2 «Nell'anno primo di Dario, figlio di Assuero, della stirpe dei Medi, che fu fatto re del regno dei Caldei, il primo anno del suo regno, io, Daniele, meditando sui libri, vidi che il numero degli anni di cui il SIGNORE aveva parlato al profeta Geremia e durante i quali Gerusalemme doveva essere in rovina, era di settant'anni.


Il profeta Daniele, a Babilonia, si accorse leggendo il libro di Geremia che il tempo per il ritorno di Israele nella terra promessa (dopo la cattività) era ormai imminente.
Non si trattava di un tempo dettato da buon senso, da ragionamenti o da speranze condivise. Era il tempo decretato profeticamente dal Signore.

Amos 3:6-7 Squilla forse la tromba in una città,
senza che il popolo tremi?
Piomba forse una sciagura sopra una città,
senza che il SIGNORE ne sia l'autore?
Poiché il Signore, DIO, non fa nulla
senza rivelare il suo segreto ai suoi servi, i profeti.


Giovanni 15:15 Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo signore; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio.

Il Signore da sempre rivela al Suo popolo, ai profeti, quelli che sono i suoi segreti.
Magari inizialmente nessuno comprende il messaggio. Ma al momento giusto, nel tempo di Dio, Egli ha sempre trovato la persona che, umiliandosi davanti a Lui, ha contribuito a innescare l'adempimento delle profezie. Questo è il caso di Daniele. Questo è il caso di tutti i personaggi biblici che hanno fatto la loro parte nel piano eterno di Dio. Ma lo stesso principio, sono certo che sia presente anche al giorno d'oggi.
Anche le attuali generazioni di credenti devono compiere delle opere che Egli ha preordinato per loro.
Sì, la Bibbia è completa. Sì, le profezie della fine sono già state decretate.
Ma in questi "ultimi giorni", forse Dio non ha dei propositi specifici? Forse il Signore non ha desiderio di adempiere i Suoi scopi attraverso la Sua Chiesa?
No, non è così. Ognuno di noi ha uno scopo voluto dal Signore.

Ecco quindi che ci troviamo anche noi di fronte alla Parola di Dio e allo Spirito Santo, esattamente come Daniele, a ricercare la volontà di Dio per questo tempo, per il Suo popolo. Per la Chiesa universale e la propria chiesa locale. Per la propria famiglia, città, nazione.

Tutto ha origine da questo momento.

PENTIRSI, UMILIARSI DAVANTI AL SIGNORE

Daniele 9:3-5 Volsi perciò la mia faccia verso Dio, il Signore, per dispormi alla preghiera e alle suppliche, con digiuno, con sacco e cenere. Feci la mia preghiera e la mia confessione al SIGNORE mio Dio, e dissi:
"O Signore, Dio grande e tremendo, che mantieni il patto e serbi la misericordia verso quelli che ti amano e osservano i tuoi comandamenti!Noi abbiamo peccato, ci siamo comportati iniquamente, abbiamo operato malvagiamente, ci siamo ribellati e ci siamo allontanati dai tuoi comandamenti e dalle tue prescrizioni.
Daniele 9:16 O Signore, per tutti i tuoi atti di giustizia, ti prego, fa' che la tua ira e il tuo sdegno si ritirino dalla tua città, Gerusalemme, dal tuo monte santo; poiché per i nostri peccati e per le iniquità dei nostri padri, Gerusalemme e il tuo popolo sono esposti al disprezzo di tutti quelli che ci stanno intorno
.


Una volta che si prende coscienza di essere nel tempo del Signore, il primo passo è quello di pregare. Supplicare. Umiliarsi davanti al Signore, riconoscendo il proprio peccato. Ascoltando lo Spirito Santo, entrando negli stessi sentimenti del cuore di Dio. E, se riceviamo questa indicazione, chiedere perdono anche dei peccati della nostra famiglia, della nostra città, della nostra nazione.
Questo è il secondo passo fondamentale.
Con il pentimento e la confessione del peccato si porta alla luce ciò che era nascosto, rompendo l'alleanza con il potere delle tenebre. Solo così è possibile esporsi alla luce di Cristo e tornare nella piena comunione con Dio.

CERCARE LA MANIFESTAZIONE DELLA GLORIA DI DIO

Daniele 9:17 Ora, o Dio nostro, ascolta la preghiera e le suppliche del tuo servo; per amor tuo, Signore, fa' risplendere il tuo volto sul tuo santuario che è desolato!
Daniele 9:18 O mio Dio, inclina il tuo orecchio e ascolta! Apri gli occhi e guarda le nostre desolazioni, guarda la città sulla quale è invocato il tuo nome; poiché non ti supplichiamo fondandoci sulla nostra giustizia, ma sulla tua grande misericordia.
Daniele 9:19 Signore, ascolta! Signore, perdona! Signore, guarda e agisci senza indugio per amore di te stesso, o mio Dio, perché il tuo nome è invocato sulla tua città e sul tuo popolo".


Questo è il terzo passo. Cercare il volto del Signore. Cercare la Sua misericordia, la Sua gloria. In una parola: adorarLo. Adorare Dio in spirito e verità.

OTTENERE LA RISPOSTA DEL SIGNORE

Daniele 9:20-23 «Io parlavo, pregando e confessando il mio peccato e il peccato del mio popolo Israele, e presentavo la mia supplica al SIGNORE, al mio Dio, per il monte santo del mio Dio. Mentre stavo ancora parlando in preghiera, quell'uomo, Gabriele, che avevo visto prima nella visione, mandato con rapido volo, si avvicinò a me all'ora dell'offerta della sera. Egli mi rivolse la parola e disse: "Daniele, io sono venuto perché tu possa comprendere. Quando hai cominciato a pregare, c'è stata una risposta e io sono venuto a comunicartela, perché tu sei molto amato.

"Quando hai iniziato a pregare c'è stata una risposta". Quando si inizia a pregare, c'è SEMPRE una risposta. C'è sempre l'intervento del Signore. Perchè non è una preghiera basata sul proprio interesse, sui propri sentimenti. E' una preghiera nata dallo Spirito Santo. Un'intercessione portata davanti al trono di Dio, nella Sua piena volontà. Il modo che Egli desidera, per costruire il nostro futuro.

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