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mercoledì 22 giugno 2011

Lettera ai Filippesi

CHI?

E' stata scritta dall'Apostolo Paolo.
- Cap 1 v.1
- La chiesa primitiva riconosceva in modo unanime la paternità di Paolo.

QUANDO?

62/64 d.C. Circa.

DOVE?

La lettera ai Filippesi è stata scritta durante la (prima) prigionia dell'Apostolo Paolo a Roma.
Non è stata scritta durante la prigionia di Cesarea perchè qui non aveva l'occasione di ricevere visitatori e predicare l'evangelo, né l'attesa di una decisione definitiva (1:20-23) ma solo la possibilità di appellarsi a Cesare, come effettivamente fece.
Per gli stessi motivi si esclude che sia scritta durante la prigionia di Efeso.

COSA / PERCHE'?

Paolo ha scritto questa lettera per:
1)Comunicare perchè ha mandato indietro Epafròdito
2)Informarli circa la sua condizione a Roma
3)Esprimere il proprio ringraziamento per i Filippesi
4)Esortarli all'unità
5)Metterli in guardia dai falsi profeti


Storia della città e della chiesa di Filippi:

Filippi (città di Filippo) ricevette il suo nome da Filippo II di Macedonia, padre di Alessandro Magno. La regione fu conquistata a causa delle vicine miniere d'oro, intorno al IV secolo a.C.

Nel 42 a.C. gli eserciti romani di Antonio e Ottaviano sconfissero quelli di Bruto e Cassio nella battaglia di Filippi, ponendo termine alla Repubblica Romana e inaugurando l'Impero. Dopo questa battaglia, Filippi divenne colonia romana (Atti 16:12). In quanto tale aveva gli stessi privilegi delle città italiane, tra cui il ricorso alla legge romana, l'esenzione da alcune tasse e la cittadinanza romana per i suoi residenti (Atti 16:21). Si parlava comunemente il latino. Gli abitanti di Filippi erano molto orgogliosi della loro cittadinanza per questo motivo.

La chiesa di Filippi fu la prima fondata in Europa dall'Apostolo Paolo, durante il suo secondo viaggio missionario (Atti 16:12-40).
Nella normalità, l'Apostolo una volta entrato in una nuova città iniziava ad evangelizzare presso la sinagoga del posto. In Filippi però la comunità giudaica era estremamente piccola (erano necessari almeno dodici capifamiglia ebrei per costruire una sinagoga). Per questo motivo alcune donne devote si incontravano fuori dalla città (Atti 16:13) lungo il fiume Gangite.
Paolo dunque predicò il vangelo per prime a loro e Lidia, una ricca mercante di porpora, fu la prima a convertirsi (Atti 16:14-15). E' probabile che i primi credenti di Filippi si radunassero nella sua grande casa. Durante la sua permanenza, Paolo scacciò da una ragazza un demone che le dava potere di divinazione con il quale traeva profitto. Per questo motivo i padroni trascinarono Paolo e Sila davanti ai magistrati cittadini che li imprigionarono. Quella notte a causa di un terremoto le celle si aprirono e il carceriere terrorizzato si convertì. Il giorno successivo i magistrati impallidirono venendo a sapere di aver imprigionato illegalmente cittadini romani e li pregarono di andare via. Sembra che Paolo visitò Filippi un paio di volte durante il terzo viaggio missionario (2Co8, Atti 20:6). Cinque anni dopo la sua ultima visita, mentre era in prigionia a Roma, Paolo ricevette una delegazione in visita proveniente da questa chiesa. I Filippesi stavano provvedendo nuovamente a sostenere economicamente Paolo con un dono, ma anche umanamente attraverso il fratello Epafròdito. Disgraziatamente quest'ultimo si ammalò gravemente scampando di poco la morte, a causa di questa malattia l'Apostolo rimandò indietro il fratello insieme a questa lettera.

Temi della lettera:

Saluti e espressione dell'affetto provato per i Filippesi (1:1-11)
Condivisione sulla situazione attuale e esortazione alla perseveranza (1:12-30)
L'esempio di Cristo e la necessità della santificazione (2:1-17)
Compito di Timoteo ed Epafròdito (2:19-30)
L'Apostolo Paolo e la corsa cristiana (3:1-4:1)
Raccomandazioni, elogi della generosità dei Filippesi e saluti (4:2-23)

Analisi tematica della lettera:

La lettera ai Filippesi è caratterizzata dalla gioia.
Mai come in questo contesto l'Apostolo Paolo esprime la sua immensa gioia nello scrivere a una chiesa che aveva meritato un posto speciale nel suo cuore.
Aveva speso il suo amore nel curare teneramente questa piccola comunità, e non ci poteva essere gioia più grande che vedere questi semi portare frutto.
La chiesa di Filippi era molto generosa e amorevole. Non aveva dato alcun problema di comportamento o filosofico. Erano molto grati a Paolo e non mancavano di sostenerlo in più di un modo. L'Apostolo li considerava la sua allegrezza e la sua corona.

Filippesi 1:3 Io ringrazio il mio Dio di tutto il ricordo che ho di voi;
Filippesi 1:4 e sempre, in ogni mia preghiera per tutti voi, prego con gioia
Filippesi 1:5 a motivo della vostra partecipazione al vangelo, dal primo giorno fino a ora

Questa parola, tradotta con “partecipazione” è in realtà la parola greca Koinonia. I significati di tale parola comprendono: “comunione profonda, soci in affari in cui il successo o fallimento dell'uno influenza totalmente anche l'altro”. Queste accezioni spiegano ancora meglio l'attitudine che aveva Paolo nei loro confronti. Per questo motivo parla a loro in toni completamente diversi rispetto ad altre comunità come quella di Corinto.
Per questo, i temi trattati non sono correzioni dottrinali ma messaggi di speranza, informazioni sulla sua attuale condizione e gli esempi che serviranno per raggiungere il premio del Signore.

Parole chiave:

Servo → Doulos (Messo al servizio di...)

Vescovi → Episcopos (Sorveglianti, sovrintendenti, anziani che predicano)
Presbiteri → Presbiteros

Diaconi → Diaconos (credente che svolge un servizio materiale)

Testimone → Martur, Martus (Martire)
Spogliare → Kenosis (Gesù non rinunciò alla Sua natura ma ai Suoi privilegi)

Comunione → Keinonia (Comunione profonda, come nei soci in affari il cui successo o fallimento di uno influenza inevitabilmente l'altro)

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