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venerdì 25 febbraio 2011

Elia nelle tappe della salvezza di Dio

ELIA NELL'ANTICO TESTAMENTO

Elia fu un profeta vissuto nella prima metà del IX secolo a.C. nell'Israele del nord.
L'Antico Testamento ne parla da 1 Re 17 fino a 2 Re 2.
L'impegno del suo ministero profetico fu rivolto nella purificazione israelita da qualsiasi culto idolatra. Guidò il popolo verso l'adorazione di YHWH soltanto, smascherando l'inesistenza delle divinità Cananee.

1Re 18:36 All'ora in cui si offriva l'offerta, il profeta Elia si avvicinò e disse: «SIGNORE, Dio d'Abraamo, d'Isacco e d'Israele, fa' che oggi si conosca che tu sei Dio in Israele, che io sono tuo servo, e che ho fatto tutte queste cose per ordine tuo.
1Re 18:37 Rispondimi, SIGNORE, rispondimi, affinché questo popolo riconosca che tu, o SIGNORE, sei Dio, e che tu sei colui che converte il loro cuore!»
1Re 18:38 Allora cadde il fuoco del SIGNORE, e consumò l'olocausto, la legna, le pietre e la polvere, e prosciugò l'acqua che era nel fosso.
1Re 18:39 Tutto il popolo, veduto ciò, si gettò con la faccia a terra, e disse: «Il SIGNORE è Dio! Il SIGNORE è Dio!»
1Re 18:40 Elia disse loro: «Prendete i profeti di Baal; neppure uno ne scampi!» Quelli li presero, ed Elia li fece scendere al torrente Chison, e laggiù li sgozzò.


Dopo aver discepolato Eliseo, venne preso da Dio su carri di fuoco celeste, evitando così di attraversare la morte.

2Re 2:1 Quando il SIGNORE volle rapire in cielo Elia in un turbine, Elia se ne andò da Ghilgal con Eliseo.
2Re 2:11 Essi continuarono a camminare discorrendo insieme, quand'ecco un carro di fuoco e dei cavalli di fuoco che li separarono l'uno dall'altro, ed Elia salì al cielo in un turbine.


Intorno al V secolo a.C. però, un nuovo profeta - Malachia - scrisse su ispirazione divina una promessa molto particolare:

Malachia 4:5 Ecco, io vi mando il profeta Elia,
prima che venga il giorno del SIGNORE,
giorno grande e terribile.
Malachia 4:6 Egli volgerà il cuore dei padri verso i figli,
e il cuore dei figli verso i padri,
perché io non debba venire a colpire il paese di sterminio».


Il popolo Ebraico quindi per centinaia di anni resta in attesa del ritorno di Elia, sapendo che precederà il giorno del Signore: il giorno in cui Egli giudicherà ogni uomo.

ELIA NEI VANGELI

Cinque mesi prima della nascita di Gesù Cristo, un angelo del Signore apparve al sacerdote Zaccaria.

Luca 1:5 Al tempo di Erode, re della Giudea, c'era un sacerdote di nome Zaccaria, del turno di Abìa; sua moglie era discendente d'Aaronne e si chiamava Elisabetta.
Luca 1:11 E gli apparve un angelo del Signore, in piedi alla destra dell'altare dei profumi.
Luca 1:12-16 Zaccaria lo vide e fu turbato e preso da spavento.
Ma l'angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, perché la tua preghiera è stata esaudita; tua moglie Elisabetta ti partorirà un figlio, e gli porrai nome Giovanni.
Tu ne avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno per la sua nascita.
Perché sarà grande davanti al Signore. Non berrà né vino né bevande alcoliche, e sarà pieno di Spirito Santo fin dal grembo di sua madre;
convertirà molti dei figli d'Israele al Signore, loro Dio;
andrà davanti a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per volgere i cuori dei padri ai figli e i ribelli alla saggezza dei giusti, per preparare al Signore un popolo ben disposto».


L'angelo profetizzò subito su Giovanni Battista l'adempimento della promessa scritta da Malachia. Anche Gesù stesso confermò questo adempimento:

Matteo 11:13 Poiché tutti i profeti e la legge hanno profetizzato fino a Giovanni.
Matteo 11:14 Se lo volete accettare, egli è l'Elia che doveva venire.

Matteo 17:10 E i discepoli gli domandarono: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?»
Matteo 17:11 Egli rispose: «Certo, Elia deve venire e ristabilire ogni cosa.
Matteo 17:12 Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, gli hanno fatto tutto quello che hanno voluto; così anche il Figlio dell'uomo deve soffrire da parte loro».
Matteo 17:13 Allora i discepoli capirono che egli aveva parlato loro di Giovanni il battista.


Quando però fu domandata la stessa cosa direttamente a Giovanni, egli nego tutto. Come mai?

Giovanni 1:19 Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei mandarono da Gerusalemme dei sacerdoti e dei Leviti per domandargli: «Tu chi sei?»
Giovanni 1:20 Egli confessò e non negò; confessò dicendo: «Io non sono il Cristo».
Giovanni 1:21 Essi gli domandarono: «Chi sei dunque? Sei Elia?» Egli rispose: «Non lo sono». «Sei tu il profeta?» Egli rispose: «No».
Giovanni 1:22 Essi dunque gli dissero: «Chi sei? affinché diamo una risposta a quelli che ci hanno mandati. Che dici di te stesso?»
Giovanni 1:23 Egli disse: «Io sono la voce di uno che grida nel deserto:
"Raddrizzate la via del Signore", come ha detto il profeta Isaia».


Bisogna prendere in considerazione alcuni elementi per poter inquadrare meglio la situazione.

1) L'angelo che si rivolge a Zaccaria dice che Giovanni andrà con lo spirito e la potenza di Elia. Sebbene poi abbia richiamato altri versi espliciti di Malachia, le sue parole si sono rivolte allo spirito e alla potenza, non in modo univoco all'identità di Elia. Di certo Giovanni non era Elia reincarnato, nè Elia tornato dal cielo.

2)In Matteo 11:14 Gesù dice che Giovanni è l'Elia che doveva venire, se lo volete accettare. Cosa significano queste parole? Ad una prima lettura sembra che significhi "che lo vogliate o no, è così". Molto probabilmente però tale espressione ha un'importanza maggiore.
Una seconda interpretazione infatti è piuttosto: "Se lo accettate e riconoscete, sarà lui l'Elia che deve venire." Questa interpretazione è avvalorata dalle parole espresse qualche capitolo più avanti:

3)Matteo 17:10 infatti esplica che Elia è già venuto in Giovanni ma non l'hanno riconosciuto (poichè è stato ucciso) e che la stessa sorte sarebbe capitata al Signore Gesù.

Abbiamo quindi una somiglianza tra la profezia di Elia e quella della venuta del Messia.

Gli Ebrei aspettavano un Messia che rivoluzionasse politicamente Israele, liberandoli dal dominio Romano e portando sulla terra un vero Stato Teocratico.
Come precursore della venuta del Messia, aspettavano Elia che preparasse la via al Signore con miracoli e prodigi.

Essi però trovarono un Messia che portò le persone al ravvedimento e pentimento e che alla fine morì (per poi risorgere). Questo Salvatore fu anticipato da un Elia che predicava lo stesso ravvedimento nel deserto e che morì martirizzato per primo, indicando il sentiero di Gesù.

Ora, di certo il Signore Gesù tornerà in gloria per giudicare ed operare con mano potente così come era aspettato duemila anni fa.
Questa Sua seconda venuta però, sarà anticipata da un vero ritorno di Elia, oppure la profezia di Malachia si è davvero adempiuta completamente in Giovanni?
La Bibbia dice dell'altro.

ELIA NELL'APOCALISSE

Apocalisse 11:3-13 Io concederò ai miei due testimoni di profetizzare, ed essi profetizzeranno vestiti di sacco per milleduecentosessanta giorni.
Questi sono i due olivi e i due candelabri che stanno davanti al Signore della terra.
Se qualcuno vorrà far loro del male, un fuoco uscirà dalla loro bocca e divorerà i loro nemici; e se qualcuno vorrà offenderli bisogna che sia ucciso in questa maniera.
Essi hanno il potere di chiudere il cielo affinché non cada pioggia, durante i giorni della loro profezia. Hanno pure il potere di mutare l'acqua in sangue e di percuotere la terra con qualsiasi flagello, quante volte vorranno.
E quando avranno terminato la loro testimonianza, la bestia che sale dall'abisso farà guerra contro di loro, li vincerà e li ucciderà.
I loro cadaveri giaceranno sulla piazza della grande città, che simbolicamente si chiama Sodoma ed Egitto, dove anche il loro Signore è stato crocifisso.
Gli uomini dei vari popoli e tribù e lingue e nazioni vedranno i loro cadaveri per tre giorni e mezzo e non lasceranno che siano posti in sepolcri.
Gli abitanti della terra si rallegreranno di loro e faranno festa e si manderanno regali gli uni agli altri, perché questi due profeti erano il tormento degli abitanti della terra.
Ma dopo tre giorni e mezzo uno spirito di vita procedente da Dio entrò in loro; essi si alzarono in piedi e grande spavento cadde su quelli che li videro.
Ed essi udirono una voce potente che dal cielo diceva loro: «Salite quassù». Essi salirono al cielo in una nube e i loro nemici li videro.
In quell'ora ci fu un gran terremoto e la decima parte della città crollò e settemila persone furono uccise nel terremoto; e i superstiti furono spaventati e diedero gloria al Dio del cielo.


Chi sono questi due testimoni?

1) Viene detto che sono i due olivi e i due candelabri che stanno davanti al Signore.
Elia in quanto non ha attraversato la morte, (e aver assistito alla trasfigurazione del Signore Gesù) può essere considerato nella posizione di vicinanza al trono di Dio.

2) Hanno potere di chiudere il cielo affinchè non piova durante la loro profezia.
La loro profezia dura milleduecentosessanta giorni, ossia tre anni e mezzo.

Ebbene, nel libro dei Re, Elia dimostra di aver già fatto questo segno:

1Re 17:1 Elia, il Tisbita, uno di quelli che si erano stabiliti in Galaad, disse ad Acab: «Com'è vero che vive il SIGNORE, Dio d'Israele, che io servo, non ci sarà né rugiada né pioggia in questi anni, se non alla mia parola».

1Re 18:1 Molto tempo dopo, nel corso del terzo anno, la parola del SIGNORE fu rivolta a Elia, in questi termini: «Va', presèntati ad Acab, e io manderò la pioggia sul paese».
1Re 18:2 Elia andò a presentarsi ad Acab.


E dopo qualche tempo necessario per gli avvenimenti narrati nel capitolo 18:

1Re 18:45 In un momento il cielo si oscurò di nuvole, il vento si scatenò, e cadde una gran pioggia. Acab montò sul suo carro, e se ne andò a Izreel.

Credo che queste due considerazioni possano far riflettere attentamente sull'alta probabilità che uno dei due testimoni sia proprio Elia, nell'adempimento finale della profezia originaria. La Parola di Dio è eterna, e moltissime profezie bibliche hanno più di un adempimento. Personalmente credo che questo sia un caso di questo tipo. Giovanni è stato un primo adempimento parziale che sarà completato solo alla venuta del vero Elia nel bel mezzo della Grande Tribolazione, affinchè ogni cosa possa fare il corso desiderato e profetizzato dal Signore.
Chi è invece l'altro testimone?
Ci sono buoni elementi che fanno pensare sia ad Enoch, sia a Mosè. Ovviamente è impossibile saperlo in modo sicuro. A tempo debito l'ultima generazione però saprà ogni cosa con certezza.

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