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domenica 20 febbraio 2011

Il battesimo di sangue, fuoco e fumo

Gioele 2:20 Allontanerò da voi il nemico che viene dal settentrione,
lo respingerò verso una terra arida e desolata:
la sua avanguardia, verso il mare orientale,
la sua retroguardia, verso il mare occidentale;
la sua infezione salirà,
aumenterà il suo fetore»,
perché ha fatto cose grandi.
[...]
Gioele 2:28-32 «Dopo questo, avverrà che io spargerò il mio Spirito su ogni persona:
i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno,
i vostri vecchi faranno dei sogni,
i vostri giovani avranno delle visioni.
Anche sui servi e sulle serve,
spargerò in quei giorni il mio Spirito.
Farò prodigi nei cieli e sulla terra:
sangue, fuoco, e colonne di fumo.
Il sole sarà cambiato in tenebre,
e la luna in sangue,
prima che venga il grande e terribile giorno del SIGNORE.
Chiunque invocherà il nome del SIGNORE sarà salvato;
poiché sul monte Sion e a Gerusalemme vi sarà salvezza,
come ha detto il SIGNORE,
così pure fra i superstiti che il SIGNORE chiamerà.


Il profeta Gioele, probabilmente intorno al IX secolo a.C., scrive su ispirazione divina delle promesse che Dio rivolge a Israele, per la sua restaurazione.
Per quale epoca sono tali promesse?
Possiamo stringere il cerchio del periodo in questione analizzando alcuni versetti.
Da Gioele 2:20 infatti, notiamo che il Signore deve allontanare da Israele l'invasore del Settentrione, dopo questo avverrà che...
Cercando una precisione maggiore, il versetto 2:31 chiarisce che questi accadimenti avverranno prima del gran giorno del Signore, ossia prima del giorno del giudizio.
Ci troviamo di fronte perciò ad una serie di promesse e una serie di profezie da inquadrare dopo la difesa di Dio dall'invasore di Settentrione ma prima del giorno del giudizio.

Questo termine iniziale, ha altri riscontri biblici? Assolutamente sì.
Tutto il capitolo 39 e 40 del profeta Ezechiele ne parla in modo specifico.
Leggiamo però alcuni versetti per approfondire alcuni dettagli:

Ezechiele 39:2 Io ti porterò via, ti spingerò avanti,
ti farò salire dalle estremità del settentrione
e ti condurrò sui monti d'Israele;
Ezechiele 39:4 Tu cadrai sui monti d'Israele,
tu con tutte le tue schiere
e con i popoli che saranno con te;
ti darò in pasto agli uccelli rapaci, agli uccelli d'ogni specie,
e alle bestie dei campi.
Ezechiele 39:6 "Manderò il fuoco su Magog
e su quelli che abitano sicuri nelle isole;
e conosceranno che io sono il SIGNORE.
Ezechiele 39:7 Farò conoscere il mio nome santo in mezzo al mio popolo Israele,
e non lascerò più profanare il mio nome santo;
le nazioni conosceranno che io sono il SIGNORE,
il Santo in Israele.
[...]
Ezechiele 39:21 "Io manifesterò la mia gloria fra le nazioni;
tutte le nazioni vedranno il giudizio che io eseguirò
e la mia mano che metterò su di loro.
[...]
Ezechiele 39:28 Essi conosceranno che io sono il SIGNORE, il loro Dio,
quando, dopo averli fatti deportare fra le nazioni,
li avrò raccolti nel loro paese
e non lascerò là più nessuno di essi;
Ezechiele 39:29 non nasconderò più loro la mia faccia,
perché avrò sparso il mio Spirito sulla casa d'Israele",
dice il Signore, DIO».


(Confronta inoltre Zaccaria 13)

In questo brano appare in modo ancora più marcato il destinatario di questa promessa, di queste profezie: Israele.
Dopo essere stato deportato fra le nazioni, tutto il popolo sarà raccolto nel suo paese (e ciò sta iniziando a succedere al giorno d'oggi), ossia la terra promessa.
Il Signore proteggerà Israele in prima persona mandando un fuoco su Gog e Magog, tutto il regno del Settentrione. Il Signore manifesterà la Sua gloria fra le nazioni e tutte le nazioni verranno al giudizio dopo questi avvenimenti.
In questo contesto, il Signore spargerà il Suo Spirito su tutta la casa di Israele, esattamente come promette anche attraverso le parole di Gioele.
Queste descrizioni ci aiutano a capire quanto siano ravvicinati gli eventi di cui si sta parlando. Dio respingerà il regno del Settentrione, spargerà il Suo Spirito su Israele, chiamerà tutte le nazioni a giudizio.
Questi avvenimenti si susseguiranno molto velocemente; questo pone sicurezza nel fatto che nulla di tutto ciò è ancora accaduto. E' una profezia che riguarda gli ultimi tempi, gli ultimi giorni che ci saranno prima del giorno del giudizio.

Perchè allora l'Apostolo Pietro cita la profezia di Gioele a Pentecoste? (cfr. Atti 2:14-21) Molto probabilmente, il giorno di Pentecoste si è avverato un primo adempimento di questa profezia, a cui si sono associate tremila conversioni.
In quel giorno però, Pietro si stava riferendo a Israele, e non ai gentili.
Questo è chiarito dallo stupore di Pietro di fronte al battesimo nello Spirito Santo di Cornelio e la sua famiglia (Atti 10).
L'adempimento completo perciò è da considerarsi legato a tutti gli eventi indicati nella profezia: l'intervento diretto di Dio, la conversione in massa di Israele (cfr. Romani 11:25, 26) e il riconoscimento di tutte le nazioni della Terra della gloria di Dio.

Ora che abbiamo contestualizzato la profezia, desidero approfondire questo versetto:

Gioele 2:30 Farò prodigi nei cieli e sulla terra:
sangue, fuoco, e colonne di fumo
.

Sicuramente rappresenta degli sconvolgimenti della natura che avverranno in quei tempi. Il versetto successivo infatti descrive il sole oscurato e la luna color sangue.
Sono persuaso tuttavia che in una seconda interpretazione si possa riconoscere un simbolismo molto intenso, legato alla storia e al destino di Israele.

Questi tre elementi (sangue, fuoco e colonne di fumo) sono molto cari alla tradizione ebraica sacerdotale: il sangue dei sacrifici, arsi dal fuoco che creano il fumo sull'altare (p.es: Esodo 29:11-13).

Gli stessi elementi (tranne il sangue) però, si trovano anche in un momento fondamentale della storia di Israele: la trasmissione da parte di Dio della Legge a Mosè.

Esodo 19:10 Allora il SIGNORE disse a Mosè: «Va' dal popolo, santificalo oggi e domani; fa' che si lavi le vesti.
Esodo 19:11 Siano pronti per il terzo giorno; perché il terzo giorno il SIGNORE scenderà in presenza di tutto il popolo sul monte Sinai.
Esodo 19:12 Tu fisserai tutto intorno dei limiti al popolo, e dirai: "Guardatevi dal salire sul monte o dal toccarne i fianchi. Chiunque toccherà il monte sarà messo a morte.
Esodo 19:16 Il terzo giorno, come fu mattino, ci furono tuoni, lampi, una fitta nuvola sul monte e si udì un fortissimo suono di tromba. Tutto il popolo che era nell'accampamento tremò.
Esodo 19:17 Mosè fece uscire il popolo dall'accampamento per condurlo a incontrare Dio; e si fermarono ai piedi del monte.
Esodo 19:18 Il monte Sinai era tutto fumante, perché il SIGNORE vi era disceso in mezzo al fuoco; il fumo saliva come il fumo di una fornace, e tutto il monte tremava forte.


Il Signore desiderava presentarsi "in mezzo a tutto il popolo", ma a causa della Sua Santità e dell'impurità di Israele, dovette comandare di mettere a morte chiunque toccasse il monte. Questo proprio perchè mancava il terzo elemento: il sangue.
Il sangue rappresenta l'espiazione di Cristo, che permette di avere comunione con Dio.

Il monte però era investito da una nuvola di fumo. Questa è la nuvola della gloria di Dio Padre. (cfr. Esodo 16:10)
La nuvola della gloria era discesa in mezzo al fuoco. Il fuoco dello Spirito Santo. (cfr. Atti 2:3-4)

E' chiaro come in questo avvenimento biblico sia presentata Dio nella pienezza della Sua natura. E che questi stessi elementi siano ripresi migliaia di anni dopo la prima rivelazione della Legge ad Israele, nel momento in cui finalmente il Signore potrà presentarsi a volto scoperto e accogliere il popolo eletto adempiendo millenni di promesse e profezie, adempiendo finalmente in modo completo il Suo desiderio perenne.

Questo è il vero prodigio!
Un prodigio che avverrà sulla terra ma che avrà fondamentali ripercussioni nei cieli, nella dimensione spirituale.
Da sempre un mondo influenza l'altro, ma questo avvenimento metterà un sigillo a queste due realtà, accelerando per l'ultima volta la piena manifestazione delle realtà spirituali, attraverso la sconfitta di Satana e la prima resurrezione (Apocalisse 20:1-6) che sarà ormai imminente.

Ecco quindi che il Signore spanderà il Suo Spirito su ogni persone della casa di Israele, con un triplice battesimo.

Un battesimo (immersione) nel sangue di Cristo, affinchè possano essere purificati da tutte le loro iniquità.

Un battesimo nel fuoco dello Spirito Santo, una convinzione di peccato per riconoscere finalmente Dio nella Sua pienezza.

Zaccaria 12:10 «Spanderò sulla casa di Davide e sugli abitanti di Gerusalemme
lo Spirito di grazia e di supplicazione;
essi guarderanno a me, a colui che essi hanno trafitto,
e ne faranno cordoglio come si fa cordoglio per un figlio unico,
e lo piangeranno amaramente come si piange amaramente un primogenito.


Ma anche un battesimo nel fumo della gloria di Dio Padre, che potrà finalmente mostrarsi a tutto il Suo popolo (non solo a Mosè come per la trasmissione della Legge) esattamente come era nei Suoi propositi iniziali.

C'è una grande gioia nel vedere i piani eterni di Dio adempiersi puntualmente, in modo quasi poetico. Ciò che è stato rivelato in principio viene ripresentato più volte fino a mostrarsi pienamente per quella che è l'intenzione originale del Creatore. C'è gioia nel vedere che nulla accade a caso e che ogni brano biblico ha un'importanza eterna, perchè eterna è la Parola di Dio.

Questo giorno sarà glorioso oltre ogni immaginazione.
Questo giorno cambierà le sorti dell'intera umanità, chi in un modo e chi in un'altro.
Questo, è il giorno che ogni ebreo ortodosso attende, ignorando che in realtà il Messia desiderato è già arrivato in passato.
Questo, è il giorno che ogni cristiano aspetta, esprimendo l'invocazione "Maràna tha!"

Prima di questo giorno però, ogni cristiano ha modo di vivere un suo anticipo.

Romani 8:23a [...] noi, che abbiamo le primizie dello Spirito [...]

Tutti i credenti in Cristo infatti hanno le primizie, una prima parte dello Spirito Santo; che permette il ravvedimento e il perdono dei propri peccati (attraverso il sangue di Cristo), il battesimo nel fuoco dello Spirito, e un assaggio del battesimo nel fumo della gloria di Dio.
Questo è il luogo Santissimo. Il luogo della presenza della gloria del Signore.
Un luogo celeste che è possibile raggiungere camminando con Dio in modo sempre più intimo, esattamente come fece Enoch ed Elia.
Un'esperienza che nessun uomo superficiale farà mai, una rivelazione che porta direttamente al trono di Dio.

Questo, è l'intimo desiderio che ogni cristiano dovrebbe avere dentro di sè.
Non solo i profeti, non solo i ministri della lode e adorazione.
Il Signore si è acquistato un popolo attraverso il Suo proprio sangue. Non lo ha acquistato per una relazione superficiale ma per potersi rivelare pienamente per ciò che è. Quanti di noi però hanno questo desiderio?

Quanti hanno questa aspettativa ogni giorno della propria vita, in ogni domenica e ad ogni culto?

Colossesi 3:1 Se dunque siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio.
Colossesi 3:2 Aspirate alle cose di lassù, non a quelle che sono sulla terra;
Colossesi 3:3 poiché voi moriste e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio.
Colossesi 3:4 Quando Cristo, la vita nostra, sarà manifestato, allora anche voi sarete con lui manifestati in gloria.


Solo quando Cristo sarà manifestato, potremo esserlo anche noi.
Ma fino ad allora, l'esortazione del Signore è sempre quella di cercare le cose di lassù, aspirare alla posizione celeste nella quale è ora Cristo.
La nostra vita è nascosta in Dio, noi siamo spiritualmente nei luoghi celesti.
Vediamo dunque di fare nostra questa aspirazione. Fare nostro questo desiderio di Dio. E in questo modo sperimentare esperienze spirituali che mai avremmo potuto immaginare. Perchè a noi è possibile farlo - in una certa misura - anche prima del gran giorno del Signore. (2Co12:2)

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