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giovedì 19 settembre 2013

Perché la Torah inizia con la Bet?

"Bet", la seconda lettera dell'alfabeto ebraico
Genesi 1:1 Nel principio Dio creò i cieli e la terra.

Il primo libro della Bibbia è quello della Genesi, ed inizia con le parole "Nel principio" (o "In principio" secondo altre traduzioni), seguite dal racconto della creazione. La Genesi è anche il primo libro del Pentateuco, ossia dei cinque libri biblici chiamati dagli ebrei "Torah" e identificati con Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio.
La Torah rappresenta il documento primario dell'ebraismo, il cui studio è uno dei suoi precetti principali.
La concezione ebraica sostiene che anche il più piccolo segno della lettera ebraica nella Torah sia stato messo lì per comunicare un insegnamento. Sicuramente anche il cristianesimo ritiene il Pentateuco - così come l'intera Bibbia - parola di Dio, secondo la dottrina dell'ispirazione e dell'inerranza delle Scritture. 

L'esegesi ebraica tuttavia risulta essere particolarmente minuziosa, andando a commentare il significato delle singole parole, e addirittura del loro valore numerico secondo l'alfabeto ebraico. Ad ogni lettera ebraica infatti corrisponde anche un numero, motivo per cui qualsiasi parola oltre ad avere diverse accezioni come nel vocabolario Italiano possiede anche una valenza numerica il cui studio prende il nome di "ghematria". Per gli Ebrei quindi, nella Torah nulla è a caso ed ogni aspetto, per quanto minuscolo, rivela un'insegnamento del Signore. 


La parola ebraica "Bereshìt", tradotta con "In principio"

All'interno di questo contesto, la prima domanda che ci si può porre a riguardo dell'inizio della Genesi coinvolge proprio la sua parola iniziale, anzi - addirittura - la lettera con cui inizia la prima parola di questo primo libro della Torah. Sebbene in Italiano la prima lettera sarebbe una "I" (nel caso di "In") oppure una "N" (nel caso di "Nel"), in ebraico la prima lettera risulta essere una "Bet", iniziale della parola "Bereshìt" che significa appunto "In principio" e che può essere associata per ordine alfabetico alla lettera "B". 
La Bet è la seconda lettera, preceduta dalla Alef ossia la prima lettera dell'alfabeto ebraico, esattamente come la "A" è la prima lettera dei nostro alfabeto.

La domanda che ci si può porre, e che innumerevoli generazioni di commentatori ebrei si sono posti, risulta dunque essere la seguente:

Perché la Torah inizia con la seconda lettera dell'alfabeto ebraico e non con la prima, come sarebbe logico? Perché la Torah inizia con la "Bet" e non con la "Alef"?

Nella storia dell'esegesi ebraica si sono succedute sicuramente svariate interpretazioni, ma una in particolare risulta essere particolarmente condivisa: la Torah inizia con la seconda lettera perché il suo studio rappresenta la seconda parte di una riflessione che deve prima coinvolgere Dio stesso, la Sua santità e la Sua grandezza
Senza aver prima incontrato Dio infatti, ed aver riflettuto su di Lui, la stessa lettura del Pentateuco sarebbe fraintesa, considerandolo solamente un libro morale o di saggezza. Tutto ha inizio con Dio e ogni riflessione deve nascere da Lui solamente. Solo in un secondo momento ci si può approcciare alla Torah per ricevere i Suoi insegnamenti.

Credo che questo insegnamento valga tanto nella vita di fede ebraica quanto in quella cristiana. Il Signore infatti è il principio di ogni cosa, e senza una conoscenza e una riflessione sulla Sua persona anche la lettura stessa della Bibbia rischia di essere sterile e non portare ai frutti auspicati.
Gesù stesso, inoltre, nel libro dell'Apocalisse afferma:
Il monogramma di Cristo

Apocalisse 22:13 Io sono l'alfa e l'omega, il primo e l'ultimo, il principio e la fine.

Gesù Cristo è la primizia, possedendo infatti il primato di ogni cosa (Col 1:18). Egli è l'inizio, l'Alfa: la prima lettera dell'alfabeto greco, associabile alla "A" italiana e alla Alef ebraica. Gesù quindi è la Alef. E la Bibbia, Sua parola, è la Bet: la seconda tappa di un percorso di fede che dura per eternità.



Bibliografia:

Genesi / Bereshit, Avigail H. Dadon. Mamash edizioni ebraiche.

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