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domenica 3 marzo 2013

Introduzione al Nuovo Testamento


1 a. Contesto storico: la cultura Greca

Alessandro Magno (356-323 a.C.), conquistando in dodici anni l'impero persiano (dalla Grecia all'India settentrionale), fu il protagonista della diffusione della cultura greca nel mondo antico.
Dalla sua morte fiorì infatti l'ellenismo, che continuò fino al 31 a.C. quando, alla battaglia di Azio, Roma vinse il predominio sull'Egitto.

Il koinè, la lingua greca antica che troviamo nel Nuovo Testamento, divenne la lingua franca della politica, economia e cultura dell'area del Mediterraneo.
Nel 323 d.C., dopo la morte di Alessandro, il regno fu diviso tra i suoi generali. Tolomeo I prese il governo dell'Egitto fondando la dinastia tolemaica. Sotto questa dinastia, gli Ebrei prosperarono per 126 anni. L'Antico Testamento fu tradotto in greco ( la Septuaginta ), rendendo in breve tempo questa traduzione ampiamente usata e riconosciuta sia a livello devozionale privato che nelle sinagoghe.

Dal 200 a.C. Israele passò sotto il dominio della Siria. 
Antioco III fu favorevole agli Ebrei, ma Antioco IV (175-164 a.C.) mise in moto un'ellenizzazione forzata.
Profanò il tempio di Gerusalemme, provocando la rivolta dei Maccabei e il trattato di alleanza con Roma.

Questo periodo storico trovò due grandi correnti filosofiche in contrapposizione: lo Stoicismo, ad alto valore morale ma che nega l'esistenza di un Dio personale; e l'Epicureismo, che insegna la casualità di ogni avvenimento.

Nel bacino del Mediterraneo si trovavano principalmente quattro lingue abbondantemente diffuse: il greco, il latino, l'aramaico e l'ebraico (utilizzato solo dagli Ebrei intellettuali).

1 b. Contesto storico: la cultura Ebraica

In questo periodo storico si potevano trovare differenti classi sociali-religiose ebraiche:

- Farisei: teologi conservatori della religione. Attendevano la restaurazione del Messia.
- Sadducei: discendenti dell'aristocrazia sacerdotale (Sommo Sacerdote). Erano teologi liberali ellenizzanti, non accettavano la resurrezione dei morti, come testimoniano anche i Vangeli.

- Scribi: custodi ed interpreti della legge mosaica nelle sinagoghe. Erano di regola Farisei.
- Erodiani: erano Sadducei che sostenevano Erode e la dominazione Romana.
- Zeloti: movimento armato che lottava per la liberazione dai Romani, formato dal popolo oppresso.
- Samaritani: Ebrei della Samaria non deportati in Assiria. Avevano un loro santuario in quanto di ritorno dall'esilio babilonese i Giudei non permetterono loro di partecipare alla costruzione del secondo tempio. erano basati da quattro principi di fede: un unico Dio (YHWH), un unico profeta (Mosè), un unico libro sacro (il pentateuco), un unico monte sacro (il monte Gerizim)

Il sinedrio invece era la "corte suprema" degli Ebrei, composto da settanta Ebrei purosangue.

Intorno al 165-130 a.C. la setta ebraica degli Esseni costruì il complesso di Qumran, sulla riva occidentale del Mar Morto. Ingrandito intorno a 100 a.C., fu successivamente distrutto da un terremoto verso il 31 a.C, ricostruito prima del 1 a.C., e definitivamente distrutto da Tito nell’estate del 68 d.C. durante la prima guerra
Giudaica. Qumran diventò famosa in seguito alla scoperto dei cosiddetti Manoscritti del Mar Morto, avvenuto nel 1947, da due pastori palestinesi. 
Sono le più antiche fonti del testo ebraico della Bibbia, infatti, la loro scoperta ha fatto luce sulle
differenze tra le varie versioni dell’Antico Testamento. E’ da notare che la traduzione greca dei Settanta è identica ad alcuni manoscritti in lingua ebraica trovati a Qumran.

                                           1 c. Contesto storico: la cultura Romana

Nel I secolo a.C., l'Impero Romano era coinvolto in guerre dentro e fuori i propri confini a causa dei pesanti tributi che le città alleate non riuscivano a pagare. Roma fu quindi costretta a concedere a tutti questi alleati la cittadinanza romana.

I Romani erano politeisti. Alla fine della monarchia, le divinità greche furono assimilate a quelle romane. Per loro, la religione era una questione politica. A partire dai successori di Augusto Cesare, l'imperatore veniva considerato un dio, e quindi il culto imperiale divenne un fattore di unità nell'intero impero.
Generalmente i Romani erano tolleranti verso le altre religioni. L'eccezione della persecuzione dei cristiani sotto Nerone fu causata proprio da motivazione politiche più che religiose. Gli Ebrei avevano uno status speciale.

L'espansione del Cristianesimo fu sicuramente facilitata dall'organizzazione Romana almeno per quattro motivi:
-  Le eccellenti strade ramificate per tutto l'impero. Non solo numerose  ma anche sicure dagli attacchi dei ladri.
- La diffusione del greco e latino, che permise una rapida diffusione del messaggio del Vangelo.
- La Pax Romana (29 a.C. - 180 d.C.): un'epoca di relativa tranquillità contraddistinta dall'assenza di grandi guerre civili o grandi invasioni che permise al Cristianesimo di muoversi liberamente per i territori dell'Impero per proclamare il Vangelo (anche malgrado ai periodo di persecuzione)
- La degenerazione morale e religiosa nell'Impero, che spinse al desiderio di redenzione, una volta persa la fiducia nelle divinità antiche e nelle filosofie intellettuali. Si diffusero infatti nuove religioni "misteriche".

Parallelamente però, queste religioni misteriche furono anche la più grande minaccia del Cristianesimo per i primi quattro secoli.

Roma permise ad Israele durante la sua dominazione, che fosse governato da re locali. 
Fra questi, il più famoso fu Erode il Grande, che governò la Giudea, la Samaria e la Galilea.
Era odiato da molti Ebrei per la sua crudeltà e per essere solo per metà Ebreo. Cercò in ogni caso la simpatia del popolo ricostruendo il Tempio di Gerusalemme, che fu quasi terminato durante il tempo di Gesù.

In questi contesti nasce Gesù, intorno al 6-4 a.C.

Il canone del Nuovo Testamento

La formazione del Nuovo Testamento è nata sulla base di necessità contingenti all’interno della chiesa nascente. Nessuno degli autori biblici poteva sicuramente immaginare che il proprio scritto avrebbe acquisito un valore vincolante sia dal punto di vista ecclesiale che teologico.
L'ordine dei libri del Nuovo Testamento non è cronologico, e comprende 27 libri così suddivisi:
- 4 Vangeli,
- 21 lettere (di cui 13 di Paolo)
- Gli Atti degli Apostoli (libro di narrazione storiografica con un chiaro intento teologico)
- Apocalisse

A guidare i padri della Chiesa nella loro scelta furono principalmente questi criteri:
- L'origine apostolica
- Conformità del contenuto con la regola apostolica
- Uso liturgico
- Autorità dello scritto in sè

Ci sono due termini da ricordare nella formazione del canone:
HOMOLOGOUMENA, ossia gli scritti indiscussi e accettati: Vangeli ed Atti.

ANTILEGOMENA, ossia gli scritti criticati, divisi in quelli GENERALMENTE AMMESSI: Gc, Pt, 2 e 3 Gv; e negli SPURI: Didachè, Apocalisse di Pietro, Apocalisse di Giovanni, oltre a tutti gli apocrifi. 

I Vangeli fanno una scelta di notizie della vita e degli insegnamenti di Gesù.

Il problema sinottico

I Vangeli di Matteo, Marco e Luca hanno davvero molte cose in comune.
Queste somiglianze, oltre che le divergenze, permettono di osservarli in un unico quadro d'insieme. Per questo motivo vengono chiamati "sinottici", termine che significa etimologicamente "un solo colpo d'occhio".

Le somiglianze si possono spiegare attraverso l'uso di fonti comuni, le differenze invece possono essere causate dalla volontà di migliorare un testo o la necessità di mettere un accento differente su un determinato brano. L'intenzione di ogni autore non è rievocare il passato ma celebrare la gioia e la fede nel Risorto "oggi".

Guardiamo ora i temi dei quattro Vangeli:
- Matteo: Gesù, il re e maestro degli Ebrei
- Marco: Gesù, il figlio di Dio venuto per servire
- Luca: Gesù, il compimento delle promesse di Dio

- Giovanni: Gesù, la Parola incarnata.

Il Vangelo di Giovanni è differente dai sinottici al 90%, non presenta i "detti di Gesù" , sostituiti con lunghi discorsi teologici. Mancano anche i miracoli, sostituiti dai segni.
E' lecito domandarsi se non sia stato scritto apposta per contrastare determinate concezioni cristologiche gnostiche.

Al di fuori della Bibbia, troviamo testimonianze su Gesù Cristo sia in ambito ebraico (Giuseppe Flavio), sia in ambito pagano (Tacito).

Come studiare e capire la Scrittura: alcuni metodi differenti

- La scuola letterale-storica-grammaticale
- La scuola simbolica
- La scuola critica

Le espressioni del metodo critico includono i seguenti metodi:
a. La critica delle forme (si cerca il contesto in cui il testo è nato e si è evoluto)
b. La critica delle fonti (si cercano le diverse fonti da cui si suppone il testo sia composto)
c. La critica della redazione (si cerca la storia del testo biblico e della redazione)

Domande fondamentali da porsi dopo aver letto un libro biblico:
. Chi ha scritto il libro? Perchè?
. Cosa sappiamo dell'autore?
. Chi sono i destinatari? Cosa sappiamo della loro vita?
. Viene citato l'AT?

Lettere tradizionalmente attribuite a Paolo ma considerate pseudoepigrafiche

Lettera agli Efesini 
Lettera ai Colossesi
Seconda Lettera ai Tessalonicesi
Prima Lettera a Timoteo
Seconda Lettera a Timoteo
Lettera a Tito




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