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giovedì 7 giugno 2012

Testimoni della volontà di Dio

I profeti biblici hanno sempre avuto un principale compito: parlare da parte di Dio. I messaggi potevano essere tra i più disparati ma di certo la maggior parte di questi riguardavano una correzione relativa a comportamenti sbagliati.


Deuteronomio 8:5 Riconosci dunque in cuor tuo che, come un uomo corregge suo figlio, così il SIGNORE, il tuo Dio, corregge te.

Questo è stato l'insegnamento che Dio ha trasmesso fin dall'inizio, fin dalla liberazione dall'oppressione Egiziana. Israele come popolo scelto da Dio aveva bisogno di correzione affinchè crescesse sano, senza alcuna contaminazione dalla malvagità degli altri popoli presenti sulla faccia della Terra. Per questo motivo quindi, Egli ha affidato i Suoi messaggi a svariati profeti in diverse epoche. Messaggi che portavano al pentimento, al ravvedimento, a modificare i comportamenti della nazione a partire dal re fino ad arrivare all'ultima persona. Tra le pieghe di tutte queste profezie, c'è un messaggio ben specifico che il Signore diede ad Ezechiele. Il profeta Ezechiele visse a cavallo tra il 600 e il 500 a.C. e fu protagonista della deportazione Babilonese. Dal suo libro si evince che era in grado di sapere cosa stava succedendo a Gerusalemme, pur essendo distante quasi 2000 Km. Una prova inconfutabile del suo ministero sovrannaturale. Come discendente di Levi aveva di diritto un ruolo sacerdotale, anche se non lo svolse a favore della chiamata profetica. Questa informazione tuttavia è importante, ed aiuta a comprendere meglio lo stile di scrittura, gli stati d'animo del profeta e - in ultima analisi - le profezie stesse.

L'idolo che provoca gelosia.

Ezechiele 8:1-4 Il sesto anno, il quinto giorno del sesto mese, mentre stavo seduto in casa mia e gli anziani di Giuda erano seduti in mia presenza, la mano del Signore, di DIO, cadde su di me. Io guardai, ed ecco una figura d'uomo, che aveva l'aspetto del fuoco; dai fianchi in giù pareva fuoco; e dai fianchi in su aveva un aspetto risplendente, come un bagliore di metallo. Egli stese una forma di mano e mi prese per una ciocca dei miei capelli; lo Spirito mi sollevò fra terra e cielo, e mi trasportò in visioni divine a Gerusalemme, all'ingresso della porta interna che guarda verso il settentrione, dov'era situato l'idolo della gelosia, che provoca gelosia. Ed ecco, là era la gloria del DIO d'Israele, come nella visione che avevo avuta nella valle.

Nel 592 a.C., un giorno Ezechiele era seduto in casa sua quando ad un tratto il Signore si manifestò in modo forte ed inequivocabile, trasportando il suo spirito a Gerusalemme per vedere l'idolo che provocava gelosia. Non era solo una rivelazione ma un vero e proprio rapimento nello spirito, per trasmettere emozioni oltre che informazioni e vivere lo stesso sdegno che il Signore stava vivendo. Ecco quindi che viene svelato un idolo posto a Gerusalemme - capitale spirituale di Israele - ad indicare il grande degrado religioso che si stava attuando in quel tempo. Come mai il Signore ci tiene tanto a far vivere questa esperienza a Ezechiele? Serbiamo per noi questa spontanea domanda e proseguiamo nella lettura, perchè c'è di più..

Ezechiele 8:6 Egli mi disse: «Figlio d'uomo, vedi ciò che fanno costoro? le grandi abominazioni che la casa d'Israele commette qui, perché io mi allontani dal mio santuario? Ma tu vedrai altre abominazioni ancora più grandi».

Questa infatti è l'indicazione di Dio: "Vedi tutto ciò che accade? Bene, tienilo a mente ed ora vedrai di ben peggio."

I culti segreti dei settanta anziani.

Ezechiele 8:7-12 Egli mi condusse all'ingresso del cortile. Io guardai, ed ecco un buco nel muro. Allora egli mi disse: «Figlio d'uomo, adesso fa' un'apertura nel muro». Quando io ebbi fatto un'apertura nel muro, ecco una porta.Egli mi disse: «Entra, e guarda le scellerate abominazioni che costoro commettono qui». Io entrai, e guardai; ed ecco ogni sorta di figure di rettili e di bestie abominevoli, e tutti gli idoli della casa d'Israele dipinti sul muro tutto attorno; settanta fra gli anziani della casa d'Israele, in mezzo ai quali era Iaazania, figlio di Safan, stavano in piedi davanti a quelli, tenendo ciascuno un turibolo in mano, dal quale saliva il profumo in nuvole d'incenso. Egli mi disse: «Figlio d'uomo, hai visto ciò che gli anziani della casa d'Israele fanno nelle tenebre, ciascuno nelle camere riservate alle sue immagini? Infatti dicono: "Il SIGNORE non ci vede, il SIGNORE ha abbandonato il paese"».

Il Signore conduce Ezechiele all'ingresso del cortile del tempio. Il luogo più santo di tutto Israele, il luogo dove dimorava la stessa presenza di Dio. In modo molto pratico, Egli invita il profeta a spiare da un buco nel muro e vedere ciò che stava succedendo all'interno. Ed ecco settanta fra gli anziani di Israele dediti a culti segreti di idoli stranieri, le cui immagini erano state dipinte su tutti i muri intorno. Leggendo velocemente questo passo, rischiamo di perdere lo sdegno che doveva aver provato Ezechiele, vivendo i sentimenti del Signore stesso. Il concetto di santità, i rigidi regolamenti del servizio sacro, la consapevolezza dell' elezione....l'intera ragione d'essere di ogni Ebreo, si stavano distruggendo davanti ai suoi occhi.

I comandamenti di Dio erano stati molto chiari.

La trasgressione al comandamento di Dio.

Esodo 20:2-6 «Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù. Non avere altri dèi oltre a me. Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.

La trasgressione di questo comandamento significava una punizione fino alla quarta generazione. A maggior ragione una trasgressione occulta comprendente i capi della nazione che doveva essere santa per il Signore! La profanazione del tempio di Dio! L'ira del Signore sarebbe stata inevitabile. La vera preoccupazione tuttavia non doveva essere per il timore del giudizio, ma piuttosto sul fallimento della chiamata della nazione santa. Sono passati 2500 anni da allora, ma la situazione resta quantomai attuale. Anche al giorno d'oggi infatti esistono grandi nazioni che si professano nella volontà di Dio, che stampano sulla propria moneta il motto "In Dio noi crediamo" ma i cui leaders commettono atti occulti nel segreto. La massoneria è un esempio lampante di tutto questo. Purtroppo tale problema non è circoscritto a una sola nazione o al mondo secolare. Se è vero che i credenti possono avere i propri idoli moderni infatti (tutto quello che è amato maggiormente del Signore stesso), è altresi vero purtroppo che esistono conduttori di intere comunità che fondano il proprio ministero su tutto fuorchè su Cristo! Il potere, il denaro, una stessa dottrina, il desiderio di avere influenza nella vita delle persone. Il Nuovo Testamento è chiaro nel profetizzare l'arrivo di falsi apostoli, falsi pastori, falsi profeti. Falsi fratelli. Persone che si sarebbero manifestate come nemiche di Cristo ma solo in un secondo momento, e proprio dentro la chiesa.

Testimone del giudizio di Dio.

Ezechiele 9:1-11 Poi gridò ad alta voce alle mie orecchie, e disse: «Fate avvicinare quelli che debbono punire la città, e ciascuno abbia in mano la sua arma di distruzione». Ed ecco venire dal lato della porta superiore che guarda verso settentrione sei uomini, ognuno dei quali aveva in mano la sua arma di distruzione. In mezzo a loro c'era un uomo vestito di lino, che aveva un corno da scrivano alla cintura; essi vennero a mettersi di fianco all'altare di bronzo. E la gloria del Dio d'Israele si alzò dal cherubino sul quale stava, e andò verso la soglia della casa. Il SIGNORE chiamò l'uomo vestito di lino, che aveva il calamaio da scrivano alla cintura, e gli disse: «Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme, e fa' un segno sulla fronte degli uomini che sospirano e gemono per tutte le abominazioni che si commettono in mezzo a lei». Agli altri, in modo che io sentissi, disse: «Passate per la città dietro a lui, e colpite; il vostro occhio sia senza pietà, e non abbiate compassione; uccidete, sterminate vecchi, giovani, vergini, bambini e donne, ma non vi avvicinate ad alcuno che porti il segno; cominciate dal mio santuario». Essi cominciarono da quegli anziani che stavano davanti alla casa. Poi egli disse loro: «Contaminate la casa e riempite di cadaveri i cortili! Uscite!» Quelli uscirono, e andarono colpendo per la città. Mentre essi colpivano e io ero rimasto solo, caddi faccia a terra, e gridai: «Ahimè, Signore, DIO, distruggerai forse tutto ciò che è rimasto d'Israele, riversando il tuo furore su Gerusalemme?» Egli mi rispose: «L'iniquità della casa d'Israele e di Giuda è troppo grande; il paese è pieno di sangue, e la città è piena d'ingiustizie; poiché dicono: "Il SIGNORE ha abbandonato il paese, il SIGNORE non vede nulla". Perciò, anche il mio occhio sarà senza pietà, io non avrò compassione, e farò ricadere sul loro capo la loro condotta». Ed ecco, l'uomo vestito di lino, che aveva il calamaio da scrivano alla cintura, venne a fare il suo rapporto, e disse: «Ho fatto come tu mi hai comandato».

Il giudizio non ha tardato ad arrivare, con una modalità simile alla morte dei primogeniti d'Egitto.

A fronte di tutto questo, Ezechiele non resiste e si prostra a terra chiedendo retoricamente a Dio di non distruggere del tutto Israele e Gerusalemme. Ma il Signore gli spiega che l'iniquità della nazione è troppo grande e che deve far ricadere sul loro capo la loro condotta.

Ezechiele prova a chiedere di sospendere questo giudizio, ma non viene ascoltato.

Perchè?

Qual era il senso della presenza di Ezechele se di fatto non poteva interferire in nulla di tutto quello che stava accadendo?
Ezechiele era presente in spirito come testimone.

La sua funzione era quella di testimoniare quello che Dio stava facendo per vedere la Sua giustizia e la Sua gloria. Per questo motivo non doveva fare niente, solo osservare e, più tardi, profetizzare la volontà di Dio.

L'epoca attuale: la Grazia.

Ringraziamo il Signore perchè oggi possiamo scampare al giudizio di Dio riconoscendo il Signore Gesù come nostro Signore e Salvatore. Egli ha pagato al nostro posto e credendo in Lui, possiamo riconciliarci con il Padre e vivere la vita abbondante che Egli aveva in mente per noi, fin dal principio.

Giovanni 1:10-13 Egli [Gesù]era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha conosciuto.È venuto in casa sua e i suoi non l'hanno ricevuto; ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome; i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio.


Romani 10:9-10 perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati.


1Giovanni 2:28 E ora, figlioli, rimanete in lui affinché, quand'egli apparirà, possiamo aver fiducia e alla sua venuta non siamo costretti a ritirarci da lui, coperti di vergogna.

Aspettando il giorno del giudizio.

Matteo 24:10-14 Allora molti si svieranno, si tradiranno e si odieranno a vicenda.
Molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti.
Poiché l'iniquità aumenterà, l'amore dei più si raffredderà.
Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato.
E questo vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, affinché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; allora verrà la fine.

Alla fine però, ci sarà un giudizio. Chi si sarà convertito a Cristo sarà salvato e chi non avrà creduto a Lui sarà giudicato. La maggior parte delle volte in cui si parla dei tempi della fine, si insegna che essa arriverà dopo che il vangelo sarà predicato in tutto il mondo. E questo è vero. Ma non è  l'unica cosa che dovrà accadere.

Infatti molti si dovranno sviare, si tradiranno e di odieranno a vicenda, sorgeranno falsi profeti che sedurranno molti, l'iniquità aumenterà e l'amore dei più di raffredderà. Ma in tutto questo cosa dovrà fare la Chiesa? Dovrà pregare di migliorare la situazione? Impossibile, essa è già stata decretata.

Forse la Chiesa non ci sarà più perchè rapita dal Signore? Il testo continua parlando della predicazione del vangelo del regno, quindi personalmente non sono di questa idea. Sicuramente comunque dovranno accadere entrambe le cose: il sorgere dei falsi profeti e la predicazione del vangelo ovunque. La Chiesa non potrà fare nulla per arrestare il degrado e l'apostasia che si diffonderanno in questi tempi. Dovrà predicare affinchè gli eletti arrivino alla salvezza ma non potrà fare nulla d'altro poichè tutti gli avvenimenti sono già stati programmati dal Signore.

E' vero che la Chiesa esiste per avere impatto sul mondo, ma quando giungeranno questi tempi, sarà inutile pregare che non arrivi l'anticristo perchè di fatto arriverà. La preghiera dei santi è uno dei modi usati da Dio per costruire il futuro ma  in accordo con la Sua volontà. E la Sua volontà è ferma nella Bibbia.

Potremmo quindi dire che anche la Chiesa ha - e avrà ancor di più nel futuro - un ruolo di testimone. Negli ultimi tempi sarà testimone dell'iniquità, dell'oppressione satanica, dell'apostasia.

E alla fine, sarà testimone dell'intervento sovrannaturale di Dio, della Sua gloria.

La gloria del Signore: la partenza, il ritorno.

Ezechiele 10:18 La gloria del SIGNORE partì dalla soglia della casa e si fermò sui cherubini.

Dopo queste cose, Ezechiele vide la gloria del Signore partire dal tempio.
Un avvenimento drammatico ed ineluttabile, che ha segnato indelebilmente la storia del popolo di Israele fino al giorno d'oggi.

Zaccaria 14:2,3 Io radunerò tutte le nazioni per far guerra a Gerusalemme,
la città sarà presa, le case saranno saccheggiate, le donne violentate;
metà della città sarà deportata,
ma il resto del popolo non sarà sterminato dalla città.
Poi il SIGNORE si farà avanti e combatterà contro quelle nazioni,
come egli combatté tante volte nel giorno della battaglia.

Prima del giorno del giudizio però, avverrà l'esatto opposto.
Le nazioni assedieranno Gerusalemme, metà della città sarà deportata (e queste cose saranno inevitabili) ma alla fine il Signore si farà avanti in modo sovrannaturale, scendendo dal cielo sul monte degli Ulivi.

Zaccaria 14:9 Il SIGNORE sarà re di tutta la terra;
in quel giorno il SIGNORE sarà l'unico
e unico sarà il suo nome.

Da quel giorno, il comandamento di Dio non si potrà più infrangere, e sarà palese a tutti chi è il Signore.
Tutti conosceranno che Egli è l'unico vero Dio.
In quel giorno il Signore sarà l'Unico. E Unico sarà il Suo nome.

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