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sabato 12 maggio 2012

Il Talmud

Nella tradizione ebraica, i testi sacri sono rappresentati dalla Tanakh (Torah scritta) e dal Talmud (Torah orale). A loro volta poi, questi testi sono stati commentati nelle Midrash.
Secondo tale tradizione, la Torah scritta non può essere applicata senza la Torah orale.

Il Talmud, considerato come Torah orale, merita senz'altro di essere nominato per primo.
Il significato di questo nome ebraico è “insegnamento, studio, discussione”. E' considerato dalla religione ebraica un vero e proprio testo sacro, nella forma di trasmissione e discussione orale della Torah. Questo testo si articola in due livelli: la Mishnah (o ripetizione) e la Ghemarah (o insegnamento). Il primo livello raccoglie le discussioni dei maestri più antichi, mentre il secondo – di qualche secolo più recente – fornisce un commento analitico alla Mishnah stessa.

Nel 70 d.C. quando i Romani distrussero il Secondo Tempio di Gerusalemme portando gli Ebrei a temere che le basi religiose di Israele potessero sparire, due importanti Rabbini iniziarono a raccogliere e a classificare gli appunti dei loro allievi. Nel III secolo il Rabbino Yehudah Hanassì li ordinò in 60 trattati, il cui insieme costituisce la Mishnah. Con il passare del tempo e l'inasprirsi delle tensioni verso gli Ebrei, divenne evidente che questa parte iniziale era troppa concisa e sorse la necessità di redazione del Talmud nella struttura che conosciamo oggi.
La sua esistenza orale però (perlomeno quella della Mishnah) si perde nei secoli precedenti, trovando nella distruzione del Tempio di Salomone (nel 586 a.C.) e nella deportazione a Babilonia, un momento di crisi nazionale molto simile a quello appena descritto. Una triste situazione analoga nella quale fu senz'altro necessario precisare in che modo mantenere una vita ebraica in terra d'esilio e in mancanza del santuario di Gerusalemme. Esistono due redazioni del Talmud, diverse per contenuto, metodo e lingua: il Talmud di Gerusalemme, e il Talmud Babilonese.
Sebbene nei due scritti la Mishnah risulti molto simile, differiscono però per il contenuto della Ghemarah.

La Mishnah significa letteralmente “ripetizione”, suggerendo già dal nome ciò che è “imparato a memoria per ripetizione”. Fu redatta verso il 200 d.C. da Rabbi Yehudah Hanassì che riunì gli insegnamenti di numerosi maestri. Come abbiamo già visto, possiamo considerare l'avvenimento dell'Esilio Babilonese come fondamentale per aver causato l'esigenza di una precisa tradizione orale per la sopravvivenza della religione e dello stile di vita ebraico.

Le Midrash invece, sono meditazioni rabbiniche basate sull'interpretazione della Scrittura (tanto della Tanakh quanto del Talmud) che, andando al di là del senso letterale, scruta il testo in profondità secondo regole ben precise. Tutto questo con lo scopo di attualizzarlo e adattarlo ai bisogni delle comunità ebraiche. Questi commentari sono stati compilati tra il IV e il XII secolo d.C.

Bibliografia: LA TUA PAROLA E' VERITA' – Michel Renevier, EUN.

Sitografia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Talmud
http://it.wikipedia.org/wiki/Mishnah
http://it.wikipedia.org/wiki/Midrash
http://www.mamash.it/pop_talmud.htm
http://www.lager.it/talmud.html

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