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giovedì 10 maggio 2012

Codex: i più antichi manoscritti biblici

I codici (codex) sono antichi manoscritti dalla forma degli attuali libri. L'origine del nome deriva dal latino caudex, ossia “tronco d'albero” riferito all'uso antico di scrivere su tavolette di legno ricoperte di cera. Il codice si presenta formato da uno o più fascicoli, composti a loro volta da uno o più fogli, piegati e inseriti l'uno nell'altro. Il ritrovamento di molti codici antichi, hanno dato prova dell'integrità della Bibbia così come la conosciamo oggi.
Codice di Efrem

A questo riguardo, è opportuno segnalare il Codice di Efrem, manoscritto su pergamena del V secolo contenente originariamente tutta la Bibbia. Nel XII secolo ha subito una incompleta cancellazione da parte di
alcuni monaci che vi hanno sovrascritto l'opera di un dottore della Chiesa chiamato Ephrem. Intorno al 1840 però, il Dr. Tischendorf riuscì a recuperare e pubblicare parte del testo originale.

Codice Alessandrino
Il Codice Alessandrino invece, pur risalendo allo stesso periodo, ha il pregio di essere quasi completamente integro nel suo contenuto. Risultano mancanti infatti solo pochi passaggi a causa dell'usura e del danneggiamento. Prende il suo nome dalla città di Alessandria d'Egitto, dove rimase per lungo tempo prima di essere trasferito a Londra. Contiene l'Antico Testamento nella traduzione greca dei Settanta e il Nuovo Testamento con l'aggiunta della Prima e Seconda Lettera di Clemente, testi cristiani che non entrarono a far parte del canone biblico. Attualmente è composto da 773 fogli di pergamena, si stima che in origine dovesse averne 822.


Codice Vaticano
Un altro documento fondamentale è il Codice Vaticano. Esso infatti è uno tra i più antichi manoscritti della Bibbia, risalendo al IV secolo d.C. Come indica il suo nome, viene conservato in Vaticano, a Roma. Per secoli è stato l'unico testo usato per la traduzione della Bibbia. Mancano però alcune parti del Nuovo Testamento: le due lettere a Timoteo, quelle a Tito e a Filemone, parte dell'epistola agli Ebrei e l'Apocalisse di Giovanni. Anche in questo caso, la traduzione era quella in greco della Septuaginta. Da segnalare è la mancanza del finale “lungo” del Vangelo di Marco, ma anche di alcuni episodi neotestamentari come l'agonia di Gesù al Getsemani, i primi undici versetti dell'ottavo capitolo del Vangelo di Giovanni e il terzo versetto del sedicesimo capitolo del Vangelo di Marco.

Il Codice Sinaitico, fu trovato nel 1859 da Konstantin von Tischendorf presso il Monastero di Santa Caterina sul monte Sinai, in Egitto. Tale manoscritto viene datato tra il 330 e il 350 d.C. E' stato determinante per stabilire il Nuovo Testamento greco, contenendolo per intero. Si ipotizza essere stato scritto in Egitto; qualcuno lo ha associato alle 50 copie della Bibbia commissionate dall'imperatore romano Costantino dopo la sua conversione al cristianesimo. Per diversi decenni è stato conservato presso la Biblioteca Nazionale Russa di san Pietroburgo (Tischendorf fu aiutato nelle sue spedizioni dallo Zar Alessandro II di Russia dal quale dipendevano allora tutti i monasteri greco-ortodossi), ma nel 1933 l'Unione Sovietica lo vendette alla British Library di Londra. Attualmente è diviso in quattro porzioni: 347 fogli sono ancora presso la British Library, 12 fogli sono presso il monastero di Santa Caterina, 43 fogli sono nella biblioteca dell'Università di Lipsia e frammenti di 3 fogli sono nella Biblioteca Nazionale Russa di San Pietroburgo. Non contenente alcun libro apocrifo (ad esclusione della “Lettera di Barnaba” e dello scritto “Pastore di Erma”), il Codice Sinaitico permette di affermare che la Chiesa fino al V secolo in realtà considerava molto poco la gran quantità di scritti apocrifi che fiorivano in quel periodo.

Codice Sinaitico
Oltre a questi codici di fondamentale importanza, attualmente sono presenti almeno quattromila manoscritti che contengono la Bibbia intera o parti di essa. Alcuni in buono stato, altri frammentati. La comparazione di tutti questi testi risulta la garanzia definitiva della corretta trasmissione delle Sacre Scritture attraverso i secoli.

Bibliografia : LA TUA PAROLA E' VERITA' – Michel Renevier, EUN.

Sitografia :
http://it.wikipedia.org/wiki/Codice_Sinaitico
http://it.wikipedia.org/wiki/Codice_Vaticano
http://it.wikipedia.org/wiki/Codice_alessandrino
http://it.wikipedia.org/wiki/Codex_Ephraemi
http://www.veritadellabibbia.net/categoria/bibbia/codici-antichi

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