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lunedì 20 giugno 2011

Il Proprietario di tutte le cose

Genesi 1:29 Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che fa seme sulla superficie di tutta la terra, e ogni albero fruttifero che fa seme; questo vi servirà di nutrimento.
Genesi 1:30 A ogni animale della terra, a ogni uccello del cielo e a tutto ciò che si muove sulla terra e ha in sé un soffio di vita, io do ogni erba verde per nutrimento». E così fu.


E' dolce pensare che l'intero universo, l'intera Terra è stata creata come culla per l'umanità.
Questo pensiero però, deve essere posizionato in un'ottica biblica. Altrimenti arriva a sfociare nell'antropocentrismo.
Non è questo il significato di questi versetti, non è questo il motivo per cui il Signore ha voluto gestire in questo modo la creazione. Nella Bibbia leggiamo la grande storia della rivelazione di Dio all'uomo. Gli uomini sono sicuramente tra i protagonisti principali, ma al centro di ogni situazione vi è sempre e solo il Signore.
Il vero "scandalo d'amore" nella celebre parabola del figliol prodigo, non è il comportamento del primogenito, bensì quello del Padre. Il dramma della disubbidienza di Eva e di Adamo non avrebbe alcun significato se il ruolo centrale della narrazione non fosse quello di Dio stesso e delle Sue scelte successive. Adamo era interdetto, senza parole, inerme davanti alla gravità delle sue azioni. Nascosto, immobilizzato dal terrore e dal peso delle conseguenza di quel suo gesto. Non poteva fare nulla. Non era lui il vero protagonista. Il vero protagonista era il Signore. Tutta l'attenzione durante la lettura è centralizzata da quello che Egli avrebbe fatto a questo punto.
La paura di un totale annientamento. La realtà di una speranza di grazia.
Potrei continuare per ore a ribadire il fatto che il vero protagonista della Bibbia non è l'uomo, ma Dio.
Egli chiama Abramo, fa passare Israele attraverso il Mar Rosso, distrugge le mura di Gerico, dona forza sovrannaturale a Sansone e successo in mille battaglie a Davide.
Egli è sempre il vero protagonista.
Ecco quindi la possibilità di guardarci intorno, renderci conto di come tutto il nostro pianeta sia stato creato per noi.....e ringraziare e glorificare il Signore. Non c'è alcuna possibilità di antropocentrismo nella fede cristiana.

Romani 1:18-21 L'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l'ingiustizia; poiché quel che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, avendolo Dio manifestato loro; infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi sono inescusabili, perché, pur avendo conosciuto Dio, non l'hanno glorificato come Dio, né l'hanno ringraziato; ma si sono dati a vani ragionamenti e il loro cuore privo d'intelligenza si è ottenebrato.

La natura ha il compito di ospitare la vita umana. Ma attraverso questo incarico, ha lo scopo più alto di dare gloria a Dio.

Ogni aspetto della creazione e ogni creatura, adempiendo il compito affidatole dal Signore, gli rende gloria. Questo è il vero significato della concessione agli uomini di tutti gli animali, come nutrimento.
Notiamo che questa concessione non riguarda la proprietà della Terra o della natura. Ma piuttosto soltanto la possibilità di sfamarsi per sopravvivere e per vivere in modo dignitoso. Alcuni vedono in questo, un'autorità delegata riferita a una gestione.
Certo, è vero che ad Adamo fu affidato il compito di lavorare e custodire il giardino dell'Eden, ma l'affidamento della gestione della Terra e della natura credo che sia qualcosa estraneo alla Bibbia. Ricordiamo le stesse parole che Dio pronunciò a Giobbe:

Giobbe 38:39-41 «Sei tu che cacci la preda per la leonessa,
che sazi la fame dei leoncelli,
quando si appiattano nelle tane
e si mettono in agguato nella macchia?
Chi provvede il pasto al corvo
quando i suoi piccini gridano a Dio
e vanno peregrinando senza cibo?

Giobbe 39:1 «Sai quando figliano le capre selvatiche?
Hai osservato quando le cerve partoriscono?
2 Conti i mesi della loro pregnanza
e sai il momento in cui devono sgravarsi?
3 Si accosciano, fanno i loro piccini,
e sono subito liberate dalle loro doglie;
4 i loro piccini si fanno forti, crescono all'aperto,
se ne vanno, e non tornano più alle madri.
5 Chi manda libero l'onagro
e chi scioglie i legami all'asino selvatico?
6 A lui ho dato per dimora il deserto
e la terra salata per abitazione.
7 Egli si beffa del frastuono della città
e non ode grida di padrone.
8 Percorre le montagne della sua pastura
e va in cerca di ogni filo di verde.
9 Il bufalo vorrà forse servirti
o passar la notte presso la tua mangiatoia?
10 Legherai il bufalo con una corda perché faccia il solco?
Erpicherà egli le valli dietro a te?
11 Ti fiderai di lui perché la sua forza è grande?
Lascerai a lui il tuo lavoro?
12 Conterai su di lui perché ti porti a casa il raccolto
e ti ammucchi il grano sull'aia?


C'è dell'ironia nelle parole del Signore.
Il solo pensiero che l'uomo abbia "la responsabilità di governare la Terra", è ridicolo.
Come può l'uomo governare qualcosa che è totalmente fuori dal suo controllo?
Davvero costruire autostrade e centri commerciali in ogni posto del pianeta ci ha portato a un tale delirio di onnipotenza??
Nella lingua italiana, la parola "gestione" significa "controllo", "guida". Costruire Las Vegas, una città fiorente nel pieno deserto è sicuramente una grande conquista per l'uomo, ma non dimostra alcun suo potere sul controllo del deserto! Nessuna duna di sabbia si è scansata perchè comandata dall'uomo. Nessun fiume è tornato nei suoi argini dopo essere straripato, in ubbidienza a comandi umani! Dio ha dato all'uomo la possibilità di vivere in modo dignitoso, ma non ha mai demandato la sua "gestione" ad alcuno.
Da secoli, intere generazioni sono nate, cresciute e morte con un enorme sentimento di "proprietà".
E' alla base del capitalismo, della nostra società e di gran parte del mondo.
Questo ci illude di essere proprietari di terre, mari e cieli. Ma la realtà è ben diversa.

Levitico 25:6 Ciò che la terra produrrà durante il suo riposo, servirà di nutrimento a te, al tuo servo, alla tua serva, all'operaio e al tuo forestiero che stanno da te,
Levitico 25:7 al tuo bestiame e agli animali che sono nel tuo paese; tutto il suo prodotto servirà per loro nutrimento.


MA

Levitico 25:23 Le terre non si venderanno per sempre; perché la terra è mia e voi state da me come stranieri e ospiti.
Levitico 25:24 Perciò, in tutto il paese che sarà vostro possesso, concederete il diritto di riscatto del suolo.


Questa è la realtà.
Abbiamo la possibilità di cibarci di ogni animale e vegetale per vivere, questo è un santo comandamento di Dio.

Ma la Terra appartiene a Lui ed è gestita da Lui.
Tutti noi, in qualunque epoca e luogo, siamo Suoi affittuari.

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