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martedì 26 ottobre 2010

Il piano eterno di Dio

Isaia 60:18 Non si udrà più parlare di violenza nel tuo paese,
di devastazione e di rovina entro i tuoi confini;
ma chiamerai le tue mura: Salvezza,
e le tue porte: Lode.

Isaia 60:19 Non più il sole sarà la tua luce, nel giorno;
e non più la luna t'illuminerà con il suo chiarore;
ma il SIGNORE sarà la tua luce perenne,
il tuo Dio sarà la tua gloria.

Isaia 60:20 Il tuo sole non tramonterà più,
la tua luna non si oscurerà più;
poiché il SIGNORE sarà la tua luce perenne,
i giorni del tuo lutto saranno finiti.

Isaia 60:21 Il tuo popolo sarà tutto un popolo di giusti;
essi possederanno il paese per sempre;
essi, che sono il germoglio da me piantato, l'opera delle mie mani,
per manifestare la mia gloria.

Isaia 60:22 Il più piccolo diventerà un migliaio;
il minimo, una nazione potente.
Io, il SIGNORE, affretterò le cose a suo tempo».


A chi si riferisce questa profezia di Isaia? Per quale tempo?
Sono parole sontuose, piene di vigore e sacralità.
Dai versetti precedenti nel capitolo 60, comprendiamo che la profezia riguarda Gerusalemme e il suo ristabilimento dopo anni di punizioni e oppressione.
Vedremo insieme però come il vero soggetto sia in realtà la Nuova Gerusalemme: la restaurazione e il compimento di ciò che era la Gerusalemme storica, conquistata dal re Davide. In una parola, questo brano sta parlando di ciò che viene comunemente chiamato "paradiso". Il tempo, è successivo al Giudizio Universale.

Le mura saranno chiamate Salvezza.

Apocalisse 21:18 Le mura erano costruite con diaspro.

Il diaspro è una roccia sedimentaria. La sua forma più comune è di colore rosso mattone. E' evidente come le mura di sostegno della nuova creazione, massima espressione di perfezione divina, siano la salvezza di Dio attraverso il sangue del sacrificio del Signore Gesù Cristo. Esso è il fondamento di ogni credente, ciò che ha permesso l'esistenza di una nuova creazione e di ogni nuova creatura. (cfr. 2Cor5:17)

Ebrei 9:11 Ma venuto Cristo, sommo sacerdote dei beni futuri, egli, attraverso un tabernacolo più grande e più perfetto, non fatto da mano d'uomo, cioè, non di questa creazione,
Ebrei 9:12 è entrato una volta per sempre nel luogo santissimo, non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue. Così ci ha acquistato una redenzione eterna.


Le porte saranno chiamate Lode.

Apocalisse 21:21 Le dodici porte erano dodici perle e ciascuna era fatta da una perla sola.

Le perle sono bianche, e simboleggiano la Lode.

Apocalisse 7:13 Poi uno degli anziani mi rivolse la parola, dicendomi: «Chi sono queste persone vestite di bianco e da dove sono venute?»
Apocalisse 7:14 Io gli risposi: «Signor mio, tu lo sai». Ed egli mi disse: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione. Essi hanno lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell'Agnello.


Il sangue di Cristo ha acquistato una redenzione eterna per le nuove creature.
Questa manifestazione si ha nella lode dei figli di Dio.
Come le porte sono attaccate ai muri, allo stesso modo la lode dei credenti è attaccata alla purificazione ottenuta attraverso il sacrificio di Gesù.
Lodiamo Dio per la vita eterna che ci ha donato, senza di questa la nostra lode sarebbe momentanea e fuggevole come la nostra esistenza fisica attuale.

Salmi 115:17 Non sono i morti che lodano il SIGNORE,
né alcuno di quelli che scendono nella tomba;

Salmi 115:18 ma noi benediremo il SIGNORE,
ora e sempre.


Non ci sarà sole nè luna perchè Dio stesso sarà la fonte della luce.

Apocalisse 22:5 Non ci sarà più notte; non avranno bisogno di luce di lampada, né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà e regneranno nei secoli dei secoli.

Sarà un popolo di giusti, il germoglio piantato da Dio, l'opera delle Sue mani, per la Sua gloria.

Malachia 3:16 Allora quelli che hanno timore del SIGNORE si sono parlati l'un l'altro;
il SIGNORE è stato attento e ha ascoltato;
un libro è stato scritto davanti a lui,
per conservare il ricordo di quelli che temono il SIGNORE
e rispettano il suo nome.

Malachia 3:17 «Essi saranno, nel giorno che io preparo,
saranno la mia proprietà particolare»,
dice il SIGNORE degli eserciti;
«io li risparmierò,
come uno risparmia il figlio che lo serve.


La Chiesa, completa con gli eletti di Israele, è il popolo eterno di Dio.
E' la Sua proprietà particolare.
E' il compimento e il perfezionamento della razza umana così come è stato deciso dal nostro Creatore. Il fatto che la Bibbia sia completa non toglie il fatto che molti avvenimenti descritti restano futuri. Leggendo così spesso le profezie bibliche e l'Apocalisse si può pensare involontariamente ad essi come se fossero già accaduti, poichè sono già stati decretati. Non è così, tuttavia. Il piano di Dio è tutt'ora in corso e ogni credente ne fa parte!
Gli Apostoli autori del Nuovo Testamento non sono più fra di noi, ma ora siamo noi i protagonisti! Ogni generazione di credenti che viva nel presente è protagonista della parte del piano di Dio che compete loro.

Il più piccolo diventerà un migliaio.
Il minimo diventerà una nazione potente.

Cosa ricorda questo versetto?

Genesi 22:16 «Io giuro per me stesso, dice il SIGNORE, che, siccome tu [Abraamo] hai fatto questo e non mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo,
Genesi 22:17 io ti colmerò di benedizioni e moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; e la tua discendenza s'impadronirà delle città dei suoi nemici.


La Chiesa Universale gode della benedizione di Abraamo.

Galati 3:13 Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo divenuto maledizione per noi (poiché sta scritto: «Maledetto chiunque è appeso al legno»),
Galati 3:14 affinché la benedizione di Abraamo venisse sugli stranieri in Cristo Gesù, e ricevessimo, per mezzo della fede, lo Spirito promesso.


Questa benedizione coinvolge la fede e dà accesso allo Spirito Santo.
Lo stesso Spirito però ci è dato come una caparra, come un pegno in attesa di qualcosa di maggiore.
Questo qualcosa è la completa manifestazione fisica e spirituale del Regno di Dio. Nuovi corpi incorruttibili, l'accesso alla pienezza di Dio che è Vita eterna.
La benedizione di Abraamo però consiste anche nella moltiplicazione della discendenza, nell'onore di essere patriarca di una nazione. Che relazione può esserci tra questa specifica benedizione e un adempimento futuro che riguarda anche noi?

Apocalisse 21:24 Le nazioni cammineranno alla sua luce e i re della terra vi porteranno la loro gloria.
Apocalisse 21:25 Di giorno le sue porte non saranno mai chiuse (la notte non vi sarà più);
Apocalisse 21:26 e in lei si porterà la gloria e l'onore delle nazioni.
Apocalisse 21:27 E nulla di impuro, né chi commetta abominazioni o falsità, vi entrerà; ma soltanto quelli che sono scritti nel libro della vita dell'Agnello.


Nella Nuova Terra la Gerusalemme Celeste sarà il tabernacolo di Dio con gli uomini, il cuore della nuova creazione.
Tuttavia intorno vi saranno regni e re, nazioni e popoli.
Queste moltitudini di persone saranno tutte costituite da figli di Dio, poichè non sarà permesso a nulla di impuro di soggiornare in questo territorio.
Queste nazioni saranno l'adempimento della benedizione di Abraamo, allargata ed estesa anche ad altri credenti. Non dico con questo che nella nuova creazione si potrà procreare, è possibile piuttosto che le discendenze riguardino paternità spirituali, oppure interi gruppi familiari che il Signore ha condotto alla salvezza nella vita precedente al ritorno di Cristo. Discendenze complete. La nostra visione è distorta e momentanea. Possiamo vedere i frutti della nostra conversione personale e al massimo dei nostri amici o parenti stretti. Quando il piano completo di Dio sarà manifestato tuttavia, potremo finalmente conoscere in modo totale ogni cosa.

1Corinzi 13:12 Poiché ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò pienamente, come anche sono stato perfettamente conosciuto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao Davide!!!
che dire?"?! complimenti per la riflessione e per la descrizione dettagliata del pensiero!
A volte è così facile "dimenticare" o meglio non ricordare quale sia il piano che Dio ha per la sua chiesa e i suoi figli...quando ci facciamo prendere dalle preoccupazioni e dal dolore dovremmo sempre tener presente che il Signore è la luce dei nostri giorni...che non c'è più buio se siamo con Lui e che soprattutto ci aspetta qualcosa di meraviglioso che dovremmo vivere fin da adesso.
Grazie Davide.
Dio ti benedica
Milena

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