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sabato 10 luglio 2010

Esaminare le Scritture

Matteo 4:1 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo.
Matteo 4:2 E, dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame.
Matteo 4:3 E il tentatore, avvicinatosi, gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani».
Matteo 4:4 Ma egli rispose: «Sta scritto: "Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio"».
Matteo 4:5 Allora il diavolo lo portò con sé nella città santa, lo pose sul pinnacolo del tempio,
Matteo 4:6 e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; poiché sta scritto:
"Egli darà ordini ai suoi angeli a tuo riguardo,
ed essi ti porteranno sulle loro mani,
perché tu non urti con il piede contro una pietra"».
Matteo 4:7 Gesù gli rispose: «È altresì scritto: "Non tentare il Signore Dio tuo"».
Matteo 4:8 Di nuovo il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, dicendogli:
Matteo 4:9 «Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori».
Matteo 4:10 Allora Gesù gli disse: «Vattene, Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto"».
Matteo 4:11 Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli si avvicinarono a lui e lo servivano.



Questo episodio del Vangelo è incredibilmente ricco di insegnamenti per ogni figlio di Dio.
Rileggendolo recentemente, la mia attenzione si è focalizzata in particolar modo sui versetti 6 e 7.
Vorrei condividere con voi dunque alcune riflessioni nate da questo passo biblico. Il primo approccio del tentatore è stato quello di pungere sull'identità di Gesù. Se si ha un'identità debole si tenderà a ostentarla e manifestarla spesso in modi estremi ed eclatanti proprio perchè, non essendo equilibrati, si ha l'esigenza di convincere gli altri, ma anche sè stessi. E' importante essere saldi nella propria identità. Gesù lo era. "Se tu sei il Figlio di Dio...", questo è stato l'inizio della tentazione. "Se davvero lo sei, dimostralo!"
Seguendo la logica, è un ragionamento corretto. Ma dobbiamo prestare molta attenzione in ogni contesto della nostra vita a piacere a Dio e non agli uomini. Gesù non doveva dimostrare nulla, voleva invece compiere il suo scopo terreno. Anche noi parimenti non dobbiamo domostrare nè convincere nessuno di chi siamo, della nostra adozione da parte di Dio; ma piuttosto servirLo secondo la Sua volontà, in ciò che Egli ha preparato per noi. Se ne dubitiamo, chiediamo al Signore chi siamo veramente per Lui. Approcciamoci alla Sacra Bibbia come ad uno specchio, nel quale rifletterci e vedere la nostra vera immagine. Non quella che le altre persone hanno di noi, non quella che noi stessi abbiamo formato; ma quella che ha il nostro Creatore. L'unica che corrisponde a verità. E una volta vista, abbracciamola e serbiamola nel nostro cuore. Così saremo equilibrati. Così potremo compiere il nostro ragionevole servizio per il Signore, nel migliore dei modi.

Il secondo approccio del diavolo invece è ancora più interessante. Osservando la prima risposta di Gesù, basata sulla Bibbia, rinforza la sua argomentazione sul fatto di dimostrare che Egli è il Figlio di Dio con alcuni versetti biblici.
Si parla molto ampiamente del fatto che anche satana "usa la Bibbia", la mia riflessione però si è soffermata sul "come" lo fa. Il salmo che cita è Parola di Dio, che si è poi anche avverata al versetto 11 quando gli angeli hanno servito Gesù.
E' chiaro però dalla risposta di Gesù che l'interpretazione non era corretta in quanto vi era una verità ancora superiore. Questo è il punto. Ogni verità biblica è inserita in un preciso contesto con un determinato significato che non è strumentalizzabile a piacere, anche se molti lo fanno. Il diavolo strumentalizza la Bibbia ma lo fanno anche gli uomini. Il Signore Gesù ha potuto rispondere in modo chiaro perchè è Egli stesso la Parola. Anche noi tuttavia siamo chiamati a conoscere la Bibbia in modo profondo e non superficiale. In modo spirituale e non carnale. La Chiesa è chiamata a ricevere da Dio la Grazia per crescere in modo sano in questa conoscenza. E ogni singolo credente è chiamato a crescere nella conoscenza del Signore e di conseguenza nella profonda consapevolezza della sana dottrina.
E' buono esercitare del sano discernimento in ogni occasione e investigare le Scritture per vedere se un determinato messaggio ha un valore spirituale oppure no.

Atti 17:10 Ma i fratelli subito, di notte, fecero partire Paolo e Sila per Berea; ed essi, appena giunti, si recarono nella sinagoga dei Giudei.
Atti 17:11 Or questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica, perché ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così.
Atti 17:12 Molti di loro, dunque, credettero, e così pure un gran numero di nobildonne greche e di uomini.


Esaminare ogni giorno le Scritture per vedere se le cose "stanno veramente così" è fondamentale per ogni cristiano. E' ciò che Dio richiede ad ognuno di noi. Non si deve solo ascoltare la Parola ma anche esaminarla e approfondirla. Solo così si possono aggirare le tentazione e gli inciampi che il diavolo e gli uomini tendono ancora oggi ai figli di Dio.

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