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domenica 10 gennaio 2010

La preghiera degli Apostoli.

Atti 4:24 «Signore, tu sei colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi;
Atti 4:25 colui che mediante lo Spirito Santo ha detto per bocca del tuo servo Davide, nostro padre:
"Perché questo tumulto fra le nazioni,
e i popoli meditano cose vane?
Atti 4:26 I re della terra si sono sollevati,
i prìncipi si sono riuniti insieme
contro il Signore e contro il suo Cristo".
Atti 4:27 Proprio in questa città, contro il tuo santo servitore Gesù, che tu hai unto, si sono radunati Erode e Ponzio Pilato, insieme con le nazioni e con tutto il popolo d'Israele,
Atti 4:28 per fare tutte le cose che la tua volontà e il tuo consiglio avevano prestabilito che avvenissero.
Atti 4:29 Adesso, Signore, considera le loro minacce, e concedi ai tuoi servi di annunciare la tua Parola in tutta franchezza,
Atti 4:30 stendendo la tua mano per guarire, perché si facciano segni e prodigi mediante il nome del tuo santo servitore Gesù».
Atti 4:31 Dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano riuniti tremò; e tutti furono riempiti dello Spirito Santo, e annunciavano la Parola di Dio con franchezza.


Molto mi ha colpito questa preghiera degli Apostoli, espressa dopo essere stati liberati da un loro primo arresto a causa della professione della loro fede.
La preghiera contiene una citazione del del Salmo 2, che profetizza il tempo messianico del ritorno di Cristo. Quì però vediamo come gli Apostoli lo applicano alle loro vicende dando esempio di come la Parola di Dio sia eterna e confermando il fatto che le profezie di Dio possono avere più di un singolo adempimento.
- Gli Apostoli riconoscono Dio come Onnipotente Creatore (v.24).
- Riconoscono come abbia previsto e preordinato degli avvenimenti nella Sua Parola scritta (v.25 e 26)
- Riconoscono che la Sua profezia si sta avverando in quel tempo, vedono quindi negli avvenimenti la Sua mano e si rendono conto come questa sia la Sua esatta volontà.(v.27,28)
- Fanno presente la loro situazione difficile e le loro difficoltà chiedendo che Egli li possa sostenere per la Sua gloria. (v.29,30)
- Ottengono immediato esaudimento.(v.31)
Questa preghiera è una preghiera che piace al Signore poichè Egli l'ha esaudita e ha voluto inoltre che ci fosse tramandata nella Bibbia per nostra edificazione.
Penso che questa preghiera-tipo possa insegnarci come pregare. Non tanto con chissà quale formula ma almeno aiutarci a discernere cosa è giusto e cosa non lo è.
I discepoli non chiedono di vivere bene, di non essere mai più arrestati, di ottenere più benedizioni personali...nulla di tutto questo.
Riconoscendo l'Onnipotenza e la Prescienza di Dio invece chiedono la forza per poter dare a LUI più gloria possibile. Chiedendo questo però sono andati incontro ad altri arresti e perfino al martirio. Ma sono stati esauditi, allineandosi alla volontà di Dio.
Qual'è la vera volontà di Dio? Che la Sua Parola venga proclamata senza alcun problema oppure che i Suoi figli vengano perseguitati e che i re della terra ne siano ostili?
Al giorno d'oggi quasi tutti risponderebbero in tono positivo solo alla prima domanda.
Gli Apostoli però rispondono in tono positivo ad entrambe le domande.
Sanno che Dio aveva preordinato l'ostilità dei popoli nei Suoi riguardi e sanno anche che Lui vuole che nonostante tutto venga proclamato l'Evangelo.
Senza arrogarsi alcun diritto quindi chiedono semplicemente la possibilità di fare la loro parte, lasciando a Dio la Sovranità di gestire tutta la situazione.
Quante persone, al giorno d'oggi pregano in questo modo?
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