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mercoledì 20 giugno 2012

La nuova nascita

I PRESUPPOSTI SPIRITUALI

Giovanni 1:11-14 È venuto in casa sua e i suoi non l'hanno ricevuto; ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome; i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio. E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre.

L'Apostolo Giovanni come prologo nel suo Vangelo pone le fondamenta teologiche al concetto di chiesa e di salvezza. Il termine della redazione di questo Vangelo canonico si pone tra il 90 e il 100 d.C., in un tempo successivo ai Vangeli sinottici. Fin da subito appare chiaro il fatto che l'enfasi viene posta maggiormente sui problemi relativi alla persona di Cristo, piuttosto che sul solo annuncio del Regno di Dio. Proprio per questo possiamo trovare in tale libro biblico i presupposti fondamentali relativi alla Chiesa, presupposti teologici ancora prima che pratici. L'incarnazione di Cristo viene presentata al v.14 come una abitazione, traduzione del verbo greco “skēnoō”, evidente richiamo ai termini che descrivevano nell'Antico Testamento la presenza e la residenza di Dio nel Tabernacolo di Mosè, come profonda comunione e protezione per il popolo di Israele. Una variante di questa stessa parola (il sostantivo: skēnos) viene usata anche dall'Apostolo Paolo nella sua seconda lettera ai Corinzi:

2Corinzi 5:1 Sappiamo infatti che se questa tenda che è la nostra dimora terrena viene disfatta, abbiamo da Dio un edificio, una casa non fatta da mano d'uomo, eterna, nei cieli.

Ecco quindi un primo accostamento neotestamentario tra la persona di Gesù (incarnato per il suo ministero terreno) e coloro che hanno creduto alla Sua divinità ed espiazione. Da questo punto di vista infatti potremmo dire che gli stessi cristiani vivono umanamente nella stessa condizione di Cristo, ospitando in loro la presenza di Dio, aspettando la redenzione cosmica che porterà ad una nuova creazione definitiva. Nel brano biblico questo insegnamento viene dato per scontato, in quanto lo stesso Apostolo aveva precedentemente scritto alla stessa comunità, trattando con maggior dettaglio questo stesso argomento:

1Corinzi 3:16 Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?

Non abbiamo bisogno del contesto per riconoscere con quale chiarezza viene affrontato questo tema. Ma tutto questo come è possibile? Come è possibile che un semplice discepolo diventi tempio dello Spirito Santo? Per comprendere questo secondo passo, è opportuno tornare alla lettura del Vangelo di Giovanni. E' lui infatti che spiega come coloro che hanno accolto Cristo, coloro che credono nel suo nome, nascono di nuovo. Non una nascita decisa da volontà umana, ma una nascita sovrannaturale voluta e governata unicamente da Dio.

Giovanni 3:2-13 Egli venne di notte da Gesù, e gli disse: «Rabbì, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perché nessuno può fare questi miracoli che tu fai, se Dio non è con lui». Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio». Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?» Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito. Non ti meravigliare se ti ho detto: "Bisogna che nasciate di nuovo". Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito». Nicodemo replicò e gli disse: «Come possono avvenire queste cose?» Gesù gli rispose: «Tu sei maestro d'Israele e non sai queste cose? In verità, in verità ti dico che noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo di ciò che abbiamo visto; ma voi non ricevete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato delle cose terrene e non credete, come crederete se vi parlerò delle cose celesti? Nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo: il Figlio dell'uomo.

Troviamo quindi questo episodio significativo, che espande l'insegnamento iniziale approfondendolo. Il dialogo tra Gesù e Nicodemo diventa una lezione di discepolato estesa a tutti i lettori. Credendo nel nome di Gesù si nasce di nuovo per volontà di Dio, una nascita “d'acqua e di Spirito”. Vediamo come vengano anticipati questi elementi chiave appartenenti ad un insegnamento posteriore alla morte, resurrezione ed ascensione di Cristo. L'acqua, segno del battesimo: l'immedesimazione con la morte di Gesù e con la Sua resurrezione. La manifestazione esteriore e visibile (davanti a Dio Padre, al regno spirituale e al mondo) di una Grazia ricevuta in modo interiore e invisibile. E lo Spirito Santo: Dio stesso che convincendo di “peccato, giustizia e giudizio” consente la (ri)generazione spirituale. Di fronte a queste rivelazioni, possiamo fare nostra la domanda di Nicodemo: “Come possono avvenire queste cose?”. Dopo un'ammonizione, il Signore risponde alla domanda in questo modo: “Nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo: il Figlio dell'Uomo.” La stessa persona di Gesù (il Figlio dell'Uomo, Dio incarnato) è la risposta. L'unica risposta. Il Signore Gesù infatti, attraverso il Suo sacrificio espiatorio rende possibile l'immedesimazione con la Sua morte e resurrezione, fornendo i presupposti “legali” (cioè adempiendo la legge e la giustizia di Dio) per la nuova nascita a chiunque creda in Lui. Questa è la condizione teologica e spirituale che si cela dietro il fenomeno della conversione, del pentimento dei peccati e dell'adesione ad un nuovo stile di vita secondo gli insegnamenti di Cristo. La componente spirituale invisibile è quella che provoca i cambiamenti esteriori visibili, la condizione essenziale per essere membri del corpo di Cristo, ossia della Chiesa universale.

LE CONDIZIONI VISIBILI

Atti 2:36-8 Sappia dunque con certezza tutta la casa d'Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso». Udite queste cose, essi furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Fratelli, che dobbiamo fare?» E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo.

Le Scritture descrivono inoltre una naturale progressione di eventi relativi alla salvezza e all'ingresso nella chiesa. Abbiamo visto i presupposti spirituali, ma analizzando questo brano è possibile mettere a fuoco delle condizioni visibili, comuni a qualsiasi tempo e luogo. Troviamo infatti una successione di ciò che è accaduto a Pentecoste e che ha portato alla nascita della Chiesa. Questi stessi elementi sono estendibili anche ai giorni nostri, e di fatto si ripetono per ogni anima che si salva in ogni luogo e tempo. Possiamo osservare infatti che l'Apostolo Pietro per prima cosa ha “semplicemente” predicato il Vangelo. Le persone hanno ascoltato e molte sono state toccate nel loro cuore (dallo Spirito Santo). A causa di questo, si sono pentite dei loro peccati (convertite secondo i presupposti spirituali che sono stati descritti prima) e hanno potuto successivamente essere battezzate in acqua e in Spirito. Le fasi descritte si rincorrono durante ogni evangelizzazione – che sia personale o pubblica – riproponendo lo stesso iter prima dell'ingresso di nuove persone nel Corpo di Cristo. Queste quindi sono le caratteristiche visibili, quelle che possiamo chiamare come “condizioni per diventare membri della chiesa”. L'ascolto, la compunzione del cuore, il pentimento e la conversione. Nel Nuovo Testamento, il termine usato per quest'ultimo concetto (conversione) è “metànoia” e significa letteralmente “cambiare idea”. Questo cambiamento deve essere visibile non solo intellettualmente ma di riflesso anche nel proprio stile di vita.

LA CHIESA INVISIBILE

Le chiese sono frequentate però da molti tipi di persone. Riunendosi solo la domenica mattina è difficile conoscerle bene. Difficile vedere fino in fondo i frutti delle conversioni (anche se in realtà questo è fattibile dal ministero pastorale che segue e cura da vicino la crescita dei credenti), o fino a che punto la fede è genuina. Nelle epistole del Nuovo Testamento si evidenzia come all'interno della chiesa ci siano “falsi fratelli” che al momento opportuno si manifesteranno come tali insegnando diverse dottrine, apostatando dalla fede.

1Giovanni 2:18-19 Ragazzi, è l'ultima ora. Come avete udito, l'anticristo deve venire, e di fatto già ora sono sorti molti anticristi. Da ciò conosciamo che è l'ultima ora. Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri; perché se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma ciò è avvenuto perché fosse manifesto che non tutti sono dei nostri.

2Pietro 2:1 Però ci furono anche falsi profeti tra il popolo, come ci saranno anche tra di voi falsi dottori che introdurranno occultamente eresie di perdizione, e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, si attireranno addosso una rovina immediata.

La riforma protestante ha dovuto riflettere su un problema simile, avendo a che fare con una Chiesa Cattolica Romana largamente corrotta, sia in modo visibile che occulto. La spiegazione è stata trovata nel concetto teologico di Chiesa Invisibile, ripreso da coloro che forse lo formularono per primi: i Donatisti. I Riformatori, con questo concetto non volevano intendere che vi siano due chiese separate; ma due classi di cristiani nella stessa comunione esteriore. La “chiesa invisibile” è nella “chiesa visibile” così come l'anima è nel corpo. Ma solo Dio sa con certezza chi appartenga alla chiesa invisibile e sarà salvato.

Giovanni 10:9 Io sono la porta; se uno entra per me, sarà salvato, entrerà e uscirà, e troverà pastura.

Giovanni 14:6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

Torniamo quindi al punto fondamentale relativo alla via per entrare nella chiesa: Gesù Cristo. Egli è la porta e solo attraverso Lui si può raggiungere la salvezza. Non ci sono scorciatoie, non ci sono insegnamenti nascosti. Egli è l'unica Via per entrare nella Chiesa ricevendo l'adozione del Padre. Chi frequenta la chiesa non è automaticamente un cristiano: tale può essere solo colui che si è realmente convinto dei suoi peccati riconoscendo Gesù come suo Signore e Salvatore. A questa professione di fede deve seguire un cambiamento nella propria vita, a volte difficile e tormentato ma sempre sostenuto dalla fede. Questa infatti, deve essere conservata fino alla fine.

2Timoteo 4:7 Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede.

 L'Apostolo Paolo aveva combattuto il buon combattimento. Aveva adempiuto alla sua chiamata: fondato chiese, preservato la sana dottrina, diffuso il Vangelo. E nel momento in cui riconosceva di aver finito la sua corsa, ha potuto dire con franchezza di aver conservato la fede. Ogni cristiano dovrebbe mostrare queste stesse caratteristiche.

giovedì 7 giugno 2012

Testimoni della volontà di Dio

I profeti biblici hanno sempre avuto un principale compito: parlare da parte di Dio. I messaggi potevano essere tra i più disparati ma di certo la maggior parte di questi riguardavano una correzione relativa a comportamenti sbagliati.


Deuteronomio 8:5 Riconosci dunque in cuor tuo che, come un uomo corregge suo figlio, così il SIGNORE, il tuo Dio, corregge te.

Questo è stato l'insegnamento che Dio ha trasmesso fin dall'inizio, fin dalla liberazione dall'oppressione Egiziana. Israele come popolo scelto da Dio aveva bisogno di correzione affinchè crescesse sano, senza alcuna contaminazione dalla malvagità degli altri popoli presenti sulla faccia della Terra. Per questo motivo quindi, Egli ha affidato i Suoi messaggi a svariati profeti in diverse epoche. Messaggi che portavano al pentimento, al ravvedimento, a modificare i comportamenti della nazione a partire dal re fino ad arrivare all'ultima persona. Tra le pieghe di tutte queste profezie, c'è un messaggio ben specifico che il Signore diede ad Ezechiele. Il profeta Ezechiele visse a cavallo tra il 600 e il 500 a.C. e fu protagonista della deportazione Babilonese. Dal suo libro si evince che era in grado di sapere cosa stava succedendo a Gerusalemme, pur essendo distante quasi 2000 Km. Una prova inconfutabile del suo ministero sovrannaturale. Come discendente di Levi aveva di diritto un ruolo sacerdotale, anche se non lo svolse a favore della chiamata profetica. Questa informazione tuttavia è importante, ed aiuta a comprendere meglio lo stile di scrittura, gli stati d'animo del profeta e - in ultima analisi - le profezie stesse.

L'idolo che provoca gelosia.

Ezechiele 8:1-4 Il sesto anno, il quinto giorno del sesto mese, mentre stavo seduto in casa mia e gli anziani di Giuda erano seduti in mia presenza, la mano del Signore, di DIO, cadde su di me. Io guardai, ed ecco una figura d'uomo, che aveva l'aspetto del fuoco; dai fianchi in giù pareva fuoco; e dai fianchi in su aveva un aspetto risplendente, come un bagliore di metallo. Egli stese una forma di mano e mi prese per una ciocca dei miei capelli; lo Spirito mi sollevò fra terra e cielo, e mi trasportò in visioni divine a Gerusalemme, all'ingresso della porta interna che guarda verso il settentrione, dov'era situato l'idolo della gelosia, che provoca gelosia. Ed ecco, là era la gloria del DIO d'Israele, come nella visione che avevo avuta nella valle.

Nel 592 a.C., un giorno Ezechiele era seduto in casa sua quando ad un tratto il Signore si manifestò in modo forte ed inequivocabile, trasportando il suo spirito a Gerusalemme per vedere l'idolo che provocava gelosia. Non era solo una rivelazione ma un vero e proprio rapimento nello spirito, per trasmettere emozioni oltre che informazioni e vivere lo stesso sdegno che il Signore stava vivendo. Ecco quindi che viene svelato un idolo posto a Gerusalemme - capitale spirituale di Israele - ad indicare il grande degrado religioso che si stava attuando in quel tempo. Come mai il Signore ci tiene tanto a far vivere questa esperienza a Ezechiele? Serbiamo per noi questa spontanea domanda e proseguiamo nella lettura, perchè c'è di più..

Ezechiele 8:6 Egli mi disse: «Figlio d'uomo, vedi ciò che fanno costoro? le grandi abominazioni che la casa d'Israele commette qui, perché io mi allontani dal mio santuario? Ma tu vedrai altre abominazioni ancora più grandi».

Questa infatti è l'indicazione di Dio: "Vedi tutto ciò che accade? Bene, tienilo a mente ed ora vedrai di ben peggio."

I culti segreti dei settanta anziani.

Ezechiele 8:7-12 Egli mi condusse all'ingresso del cortile. Io guardai, ed ecco un buco nel muro. Allora egli mi disse: «Figlio d'uomo, adesso fa' un'apertura nel muro». Quando io ebbi fatto un'apertura nel muro, ecco una porta.Egli mi disse: «Entra, e guarda le scellerate abominazioni che costoro commettono qui». Io entrai, e guardai; ed ecco ogni sorta di figure di rettili e di bestie abominevoli, e tutti gli idoli della casa d'Israele dipinti sul muro tutto attorno; settanta fra gli anziani della casa d'Israele, in mezzo ai quali era Iaazania, figlio di Safan, stavano in piedi davanti a quelli, tenendo ciascuno un turibolo in mano, dal quale saliva il profumo in nuvole d'incenso. Egli mi disse: «Figlio d'uomo, hai visto ciò che gli anziani della casa d'Israele fanno nelle tenebre, ciascuno nelle camere riservate alle sue immagini? Infatti dicono: "Il SIGNORE non ci vede, il SIGNORE ha abbandonato il paese"».

Il Signore conduce Ezechiele all'ingresso del cortile del tempio. Il luogo più santo di tutto Israele, il luogo dove dimorava la stessa presenza di Dio. In modo molto pratico, Egli invita il profeta a spiare da un buco nel muro e vedere ciò che stava succedendo all'interno. Ed ecco settanta fra gli anziani di Israele dediti a culti segreti di idoli stranieri, le cui immagini erano state dipinte su tutti i muri intorno. Leggendo velocemente questo passo, rischiamo di perdere lo sdegno che doveva aver provato Ezechiele, vivendo i sentimenti del Signore stesso. Il concetto di santità, i rigidi regolamenti del servizio sacro, la consapevolezza dell' elezione....l'intera ragione d'essere di ogni Ebreo, si stavano distruggendo davanti ai suoi occhi.

I comandamenti di Dio erano stati molto chiari.

La trasgressione al comandamento di Dio.

Esodo 20:2-6 «Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù. Non avere altri dèi oltre a me. Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.

La trasgressione di questo comandamento significava una punizione fino alla quarta generazione. A maggior ragione una trasgressione occulta comprendente i capi della nazione che doveva essere santa per il Signore! La profanazione del tempio di Dio! L'ira del Signore sarebbe stata inevitabile. La vera preoccupazione tuttavia non doveva essere per il timore del giudizio, ma piuttosto sul fallimento della chiamata della nazione santa. Sono passati 2500 anni da allora, ma la situazione resta quantomai attuale. Anche al giorno d'oggi infatti esistono grandi nazioni che si professano nella volontà di Dio, che stampano sulla propria moneta il motto "In Dio noi crediamo" ma i cui leaders commettono atti occulti nel segreto. La massoneria è un esempio lampante di tutto questo. Purtroppo tale problema non è circoscritto a una sola nazione o al mondo secolare. Se è vero che i credenti possono avere i propri idoli moderni infatti (tutto quello che è amato maggiormente del Signore stesso), è altresi vero purtroppo che esistono conduttori di intere comunità che fondano il proprio ministero su tutto fuorchè su Cristo! Il potere, il denaro, una stessa dottrina, il desiderio di avere influenza nella vita delle persone. Il Nuovo Testamento è chiaro nel profetizzare l'arrivo di falsi apostoli, falsi pastori, falsi profeti. Falsi fratelli. Persone che si sarebbero manifestate come nemiche di Cristo ma solo in un secondo momento, e proprio dentro la chiesa.

Testimone del giudizio di Dio.

Ezechiele 9:1-11 Poi gridò ad alta voce alle mie orecchie, e disse: «Fate avvicinare quelli che debbono punire la città, e ciascuno abbia in mano la sua arma di distruzione». Ed ecco venire dal lato della porta superiore che guarda verso settentrione sei uomini, ognuno dei quali aveva in mano la sua arma di distruzione. In mezzo a loro c'era un uomo vestito di lino, che aveva un corno da scrivano alla cintura; essi vennero a mettersi di fianco all'altare di bronzo. E la gloria del Dio d'Israele si alzò dal cherubino sul quale stava, e andò verso la soglia della casa. Il SIGNORE chiamò l'uomo vestito di lino, che aveva il calamaio da scrivano alla cintura, e gli disse: «Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme, e fa' un segno sulla fronte degli uomini che sospirano e gemono per tutte le abominazioni che si commettono in mezzo a lei». Agli altri, in modo che io sentissi, disse: «Passate per la città dietro a lui, e colpite; il vostro occhio sia senza pietà, e non abbiate compassione; uccidete, sterminate vecchi, giovani, vergini, bambini e donne, ma non vi avvicinate ad alcuno che porti il segno; cominciate dal mio santuario». Essi cominciarono da quegli anziani che stavano davanti alla casa. Poi egli disse loro: «Contaminate la casa e riempite di cadaveri i cortili! Uscite!» Quelli uscirono, e andarono colpendo per la città. Mentre essi colpivano e io ero rimasto solo, caddi faccia a terra, e gridai: «Ahimè, Signore, DIO, distruggerai forse tutto ciò che è rimasto d'Israele, riversando il tuo furore su Gerusalemme?» Egli mi rispose: «L'iniquità della casa d'Israele e di Giuda è troppo grande; il paese è pieno di sangue, e la città è piena d'ingiustizie; poiché dicono: "Il SIGNORE ha abbandonato il paese, il SIGNORE non vede nulla". Perciò, anche il mio occhio sarà senza pietà, io non avrò compassione, e farò ricadere sul loro capo la loro condotta». Ed ecco, l'uomo vestito di lino, che aveva il calamaio da scrivano alla cintura, venne a fare il suo rapporto, e disse: «Ho fatto come tu mi hai comandato».

Il giudizio non ha tardato ad arrivare, con una modalità simile alla morte dei primogeniti d'Egitto.

A fronte di tutto questo, Ezechiele non resiste e si prostra a terra chiedendo retoricamente a Dio di non distruggere del tutto Israele e Gerusalemme. Ma il Signore gli spiega che l'iniquità della nazione è troppo grande e che deve far ricadere sul loro capo la loro condotta.

Ezechiele prova a chiedere di sospendere questo giudizio, ma non viene ascoltato.

Perchè?

Qual era il senso della presenza di Ezechele se di fatto non poteva interferire in nulla di tutto quello che stava accadendo?
Ezechiele era presente in spirito come testimone.

La sua funzione era quella di testimoniare quello che Dio stava facendo per vedere la Sua giustizia e la Sua gloria. Per questo motivo non doveva fare niente, solo osservare e, più tardi, profetizzare la volontà di Dio.

L'epoca attuale: la Grazia.

Ringraziamo il Signore perchè oggi possiamo scampare al giudizio di Dio riconoscendo il Signore Gesù come nostro Signore e Salvatore. Egli ha pagato al nostro posto e credendo in Lui, possiamo riconciliarci con il Padre e vivere la vita abbondante che Egli aveva in mente per noi, fin dal principio.

Giovanni 1:10-13 Egli [Gesù]era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha conosciuto.È venuto in casa sua e i suoi non l'hanno ricevuto; ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome; i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio.


Romani 10:9-10 perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati.


1Giovanni 2:28 E ora, figlioli, rimanete in lui affinché, quand'egli apparirà, possiamo aver fiducia e alla sua venuta non siamo costretti a ritirarci da lui, coperti di vergogna.

Aspettando il giorno del giudizio.

Matteo 24:10-14 Allora molti si svieranno, si tradiranno e si odieranno a vicenda.
Molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti.
Poiché l'iniquità aumenterà, l'amore dei più si raffredderà.
Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato.
E questo vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, affinché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; allora verrà la fine.

Alla fine però, ci sarà un giudizio. Chi si sarà convertito a Cristo sarà salvato e chi non avrà creduto a Lui sarà giudicato. La maggior parte delle volte in cui si parla dei tempi della fine, si insegna che essa arriverà dopo che il vangelo sarà predicato in tutto il mondo. E questo è vero. Ma non è  l'unica cosa che dovrà accadere.

Infatti molti si dovranno sviare, si tradiranno e di odieranno a vicenda, sorgeranno falsi profeti che sedurranno molti, l'iniquità aumenterà e l'amore dei più di raffredderà. Ma in tutto questo cosa dovrà fare la Chiesa? Dovrà pregare di migliorare la situazione? Impossibile, essa è già stata decretata.

Forse la Chiesa non ci sarà più perchè rapita dal Signore? Il testo continua parlando della predicazione del vangelo del regno, quindi personalmente non sono di questa idea. Sicuramente comunque dovranno accadere entrambe le cose: il sorgere dei falsi profeti e la predicazione del vangelo ovunque. La Chiesa non potrà fare nulla per arrestare il degrado e l'apostasia che si diffonderanno in questi tempi. Dovrà predicare affinchè gli eletti arrivino alla salvezza ma non potrà fare nulla d'altro poichè tutti gli avvenimenti sono già stati programmati dal Signore.

E' vero che la Chiesa esiste per avere impatto sul mondo, ma quando giungeranno questi tempi, sarà inutile pregare che non arrivi l'anticristo perchè di fatto arriverà. La preghiera dei santi è uno dei modi usati da Dio per costruire il futuro ma  in accordo con la Sua volontà. E la Sua volontà è ferma nella Bibbia.

Potremmo quindi dire che anche la Chiesa ha - e avrà ancor di più nel futuro - un ruolo di testimone. Negli ultimi tempi sarà testimone dell'iniquità, dell'oppressione satanica, dell'apostasia.

E alla fine, sarà testimone dell'intervento sovrannaturale di Dio, della Sua gloria.

La gloria del Signore: la partenza, il ritorno.

Ezechiele 10:18 La gloria del SIGNORE partì dalla soglia della casa e si fermò sui cherubini.

Dopo queste cose, Ezechiele vide la gloria del Signore partire dal tempio.
Un avvenimento drammatico ed ineluttabile, che ha segnato indelebilmente la storia del popolo di Israele fino al giorno d'oggi.

Zaccaria 14:2,3 Io radunerò tutte le nazioni per far guerra a Gerusalemme,
la città sarà presa, le case saranno saccheggiate, le donne violentate;
metà della città sarà deportata,
ma il resto del popolo non sarà sterminato dalla città.
Poi il SIGNORE si farà avanti e combatterà contro quelle nazioni,
come egli combatté tante volte nel giorno della battaglia.

Prima del giorno del giudizio però, avverrà l'esatto opposto.
Le nazioni assedieranno Gerusalemme, metà della città sarà deportata (e queste cose saranno inevitabili) ma alla fine il Signore si farà avanti in modo sovrannaturale, scendendo dal cielo sul monte degli Ulivi.

Zaccaria 14:9 Il SIGNORE sarà re di tutta la terra;
in quel giorno il SIGNORE sarà l'unico
e unico sarà il suo nome.

Da quel giorno, il comandamento di Dio non si potrà più infrangere, e sarà palese a tutti chi è il Signore.
Tutti conosceranno che Egli è l'unico vero Dio.
In quel giorno il Signore sarà l'Unico. E Unico sarà il Suo nome.
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